Diritto alla residenza. Antonella Bundu e Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune): “Un passo avanti e vicini alla svolta?”

“Un impegno che viene dalla consiliatura precedente sta per arrivare a termine? Ieri in Commissione 1 parere positivo a una nostra mozione e informazioni utili dall'Assessora”

Lo ripetiamo da anni, come faceva Firenze Riparte a Sinistra nella consiliatura scorsa: il diritto all’iscrizione anagrafica non può essere messo in discussione. Se una persona esiste, occorre riconoscere la sua esistenza.
Si tratta di un principio fondamentale, prevalente su qualsiasi decisione di legge si voglia prendere. Chi vive in immobili senza titolo – spiegano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Antonella Bundu e Dmitrij Palagi – deve poter aver accesso alla residenza virtuale e in generale le persone non devono essere vincolate a nessun percorso, per la semplice attestazione di presenza sul territorio.
Per anni abbiamo insistito a chiedere l’applicazione di sentenze e principi riconosciuti da circolari ministeriali, guardando all'importante lavoro fatto - anche nei tribunali - da movimenti, associazioni e organizzazioni sindacali.
Ringraziamo il Presidente della Commissione 1 per aver compreso le ragioni della mozione su cui ieri abbiamo insistito perché si votasse, con il parere positivo ottenuto grazie al sostegno del Partito Democratico e della Lista Nardella.
Si tratta dell’ennesimo testo portato alla discussione di Palazzo Vecchio, depositato a metà luglio, dopo la decisione della Corte d'Appello di quest’anno, che ha confermato la necessità di dare la residenza a chiunque viva sul territorio.
L’Assessore, che ringraziamo per la disponibilità all’audizione, ha annunciato di voler portare una delibera in Giunta entro il mese di ottobre per procedere in questo senso. Non sarà un atto per cui sarà necessario esprimersi in Consiglio comunale, ma lo attendiamo con grande interesse. E insisteremo – concludono i consiglieri Bundu e Palagi – perché il lavoro dei servizi sociali sia svincolato nella fase di riconoscimento della residenza. Un conto è riconoscere l'esistenza di una persona sul territorio, un altro capire se è necessario attivare dei percorsi”. (s.spa.)

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