“Depositata una risoluzione contro il ReArm Eu e l’idea di un esercito guidato dalla Commissione Europea. Il maltempo ci ricorda le priorità”
Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune
“Quante volte il nostro Comune fa i conti con i tagli del governo nazionale, l’assenza di risorse e la necessità di rispettare gli equilibri di bilancio?
Il programma di riarmo presentato dalla Presidente della Commissione Europea non è un fatto isolato. Il funzionamento stesso dell’Unione allontana i popoli dalle decisioni: il Parlamento conta meno dei singoli Governi, mentre il costo della vita aumenta, insieme alla precarietà del lavoro e alle diseguaglianze.
I dati SIPRI, nel raffrontare il 2020-24 al 2015-19, dicono che l’Europa ha aumentato in modo importante l'importazione di armi. L’Italia ha visto le vendite all'estero crescere del 105%, diventando il decimo Paese nella classifica delle esportazioni (con la Francia che è salita al secondo posto, scavalcando la Russia).
Chi fa parte della NATO ha avuto un ruolo fondamentale nello spendere sempre di più in questo comparto, con il nostro continente che ha svolto un ruolo da protagonista, comprando principalmente dagli Stati Uniti.
A questo si aggiunge il forte impatto ambientale dei conflitti. Inquinamento, emissioni, impatto sul suolo e sui corsi d'acqua. L'allerta meteo di queste ore evidenzia quanto sarebbe prioritario fare per la tutela del territorio. Quando è stato previsto di stanziare a Baku durante la recente Cop 29? Otto volte meno la spesa militare ufficiale del 2024, stimata in 2.443 miliardi di dollari.
Abbiamo depositato una risoluzione per prendere posizione contro il ReArm Europe, per evitare che in questo contesto istituzionale si crei un esercito distante dalla sovranità popolare, favorendo la nascita di un quadro diplomatico in cui trovi sempre maggiore spazio la cooperazione tra enti locali, perché diventi protagonista la solidarietà tra popoli che spesso si manifesta di fronte ai cosiddetti cataclismi naturali”. (s.spa.)