“Il Comune e i Quartieri abbiano un ruolo, sia nella programmazione dei servizi, che nella definizione dei parametri del costo non sanitario”
Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune
“Il Comune di Firenze ha potere di rilasciare o far decadere l’autorizzazione di una RSA sul proprio territorio. Lo ha confermato l’Assessore Paulesu, rispondendo a un’interrogazione. C’è però un fraintendimento della legge regionale sui costi che vengono richiesti alle famiglie. La Regione Toscana stabilisce la quota sanitaria, mentre il Comune ha voce e interviene su quella sociale, per cui in parte contribuisce, per le situazioni di bisogno, con una spesa di oltre 13 milioni nel 2023 (in linea con il 2019, era calata a 12 milioni e mezzo nel 2022). Per dare risposta a tutte le richieste, dando riscontro a tutte le persone in lista di attesa, la stima è di una necessità di circa 4 milioni in più.
Questo oggi, con Palazzo Vecchio che copre un importo massimo (stabilito dalla Regione Toscana) di € 53,50 al giorno. Ma le strutture chiedono alle famiglie importi diversi, che arrivano fino a € 67,00. Si tratta di una diversificazione che non va bene. Su quali criteri si riconosce questa diversità, per un servizio convenzionato? Riteniamo inaccettabile che in questo quadro alcune famiglie si siano sentite chiedere degli aumenti senza prima definire il rinnovo della convenzione triennale scaduta a dicembre 2024. Montedomini prende il minimo, mentre altre realtà arrivano a una differenza di oltre 10 euro al giorno.
Per noi il Comune sbaglia su due punti, leggendo il quadro normativo di riferimento. L’Assessore ci ha scritto:
- «La quota sociale è determinata autonomamente dalle singole strutture».
- «Non ha ragion d'essere una specifica programmazione di strutture e posti letto sul territorio zonale».
La quota sociale, a cui il Comune contribuisce fino a 53,50 €, ci risulta sia determinata da un accordo tra RSA, AUSL e Società della Salute, a cui il Comune dà indirizzo, presiedendola.
Su quali criteri sono «in corso le procedure per il rinnovo degli accordi contrattuali per il prossimo triennio»? Si ha intenzione di aumentare la quota sociale per tutte le RSA, quindi mantenendo una disparità di cifre così forte? Si vuole unificare i criteri, o chiarire quali sono le categorie?
Proporremo una mozione, che speriamo possa essere discussa con urgenza, per coinvolgere i Quartieri e la Commissione Sociale per costruire insieme un ragionamento su questo ambito, evidentemente lasciato a sé stesso dalla politica locale. Se il Comune non intende programmare e determinare la quota sociale, che ci sta a fare?”. (s.spa.)