Donata Bianchi (Presidente Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione): “Approvato col rendiconto dell'esercizio finanziario 2020 anche il bilancio di genere”

“Oggi abbiamo approvato il rendiconto dell'esercizio finanziario 2020, un atto sicuramente importante che ci restituisce una fotografia di ciò che è successo. Un buon rendiconto malgrado le difficoltà vissute, uno strumento utile anche per le scelte di politica di bilancio che saremo chiamati a fare. Con interventi nazionali (oltre 100 milioni) e operazioni straordinarie (circa 60 milioni) è stato recuperato un equilibrio tra entrate e uscite e si è riusciti – spiega la presidente della Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione Donata Bianchi – a salvaguardare i servizi con un loro potenziamento nell’ultima parte dell’anno ed effettuando altresì una riduzione dei carichi fiscali su cittadini e operatori economici (complessivamente una riduzione di 40 milioni dei carichi fiscali). I servizi alla persona (dalla scuola al sociale alla mobilità)  sono stati difesi è questo un importante obiettivo politico. Con il bilancio di previsione sono stati prefigurati ulteriori misure di riduzione dei carichi fiscali, ma serve anche un aiuto nazionale specialmente per le città d’arte sul fronte ad esempio dell’imposta sul turismo. La consapevolezza della crisi ha reso evidente anche maggiori diseguaglianze sociali e di genere, è quindi una scelta molto importante la decisione di provvedere a dare avvio ad un percorso che metta a regime una serie di strumenti di analisi e di valutazione utili a configurare uno strumento stabile che in sintesi possiamo qualificare come bilancio di genere. A livello nazionale, il bilancio di genere è stato introdotto in via sperimentale dall’articolo 38-septies della legge 196 del 2009, in un contesto, come quello dell’economia e della società italiana, in cui i divari sono ancora ampi e, spesso, a sfavore delle donne. Sono stati fatti alcuni esercizi, l’ultimo anche quest’anno, e anche in ambito europeo – prosegue la presidente Donata Bianchi – sono forti le sollecitazioni a muoversi in questa direzione. L’importanza di un’analisi del bilancio secondo una prospettiva di genere è diventata ancor più evidente a seguito della pandemia che ha avuto conseguenze economiche e sociali drammatiche  e i divari di genere esistenti sono divenuti manifesti e si sono acuiti. Il bilancio di genere è uno strumento che mira anche a realizzare una maggiore trasparenza sulla destinazione delle risorse di bilancio e sul loro impatto su uomini e donne. Uomini e donne sono, infatti, influenzati diversamente dalle decisioni di bilancio non solo per via di specifiche politiche, ma anche in relazione alle loro diverse situazioni socio-economiche, ai bisogni individuali e ai comportamenti sociali. Le modalità secondo cui essi fruiscono dei beni e servizi pubblici e sono colpiti dall’imposizione fiscale possono essere differenziate, anche in presenza di interventi universalistici e non mirati a un genere in particolare.

Auspico – conclude la presidente della Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione Donata Bianchi – che il percorso conduca inoltre alla costruzione di strumenti utili per la costruzione dei bilanci di previsione e per i rendiconti, nonché per una valutazione ex ante e il monitoraggio delle scelte di governo della città destinata ad avere un maggiore impatto sui cittadini e sulle cittadine. Politiche per i servizi, sostegno al reddito, diritto allo studio dei figli, conciliazione vita e lavoro, lotta alla povertà, aiuto ai caregivers, mobilità e tutela della salute, tutte queste politiche inutile ripeterlo, non interessano allo stesso modo donne e uomini e in alcuni casi producono discriminazioni se non si tiene conto del fatto che impattano in modo diverso su di loro”. (s.spa.)

Scroll to top of the page