“Finalmente Patrick Zaki è stato scarcerato. Il Consiglio comunale di Firenze ha seguito la sua vicenda, ci sono state numerose comunicazioni, atti di indirizzo e anche iniziative di sensibilizzazione e denuncia. L’opinione pubblica e anche le istituzioni politiche italiane – spiega la presidente della Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione Donata Bianchi – non dovranno abbassare la guardia rispetto all’esito della sua vicenda processuale che rimane del tutto aperta.
Patrick è un esempio, anch’egli suo malgrado emblematico, delle violenze e delle persecuzioni di cui sono vittime centinaia di migliaia, forse qualche milione, di uomini e donne di tutte le età la cui sola colpa è quella di aver chiesto il rispetto dei loro diritti umani fondamentali, di essere attivisti per il rispetto dei diritti civili, politici, economici, culturali sanciti a livello internazionale, ma negati nei loro paesi di origine.
Sono violazioni che restano spesso impunite anche se conducono alla scomparsa e alla morte per torture o esecuzioni sommarie. Tanti fattori favoriscono le impunità: la guerra, la disintegrazione di un sistema giuridico nazionale, la debolezza delle istituzioni internazionali, le connivenze per interessi economici. Servono gli organismi di indagine a livello internazionale e l’Italia li deve sostenere. Essi sono indispensabili – continua la presidente Donata Bianchi – per dare giustizia e voce a chi non può ottenerla nel proprio paese. Dare giustizia e ricercare la verità è essenziale per attivare processi di riconciliazione che anche gli enti locali possono sostenere come per esempio accade con REDS la rete degli enti locali per i diritti umani Reds-Red de solidaridad para la transformación social.
“Il giorno in cui non c’è l’accompagnamento internazionale, sarà molto facile per loro sterminarci”. Questo ci dicono sempre i sopravvissuti agli orrori delle persecuzioni. Io auspico che Firenze si impegni anche in questa rete di enti locali come le città di Barcellona o Padova.
Come ben sappiamo, a livello locale, regionale e globale queste violazioni alimentano l'insicurezza, l’instabilità economica e politica , alimentano le diaspore e le violenze.
L’Italia, la UE, deve avere una politica estera coerente – conclude la presidente della Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione Donata Bianchi – che ponga al centro la politica per i diritti umani e a partire da questo paradigma compia scelte in relazione al mercato internazionale degli armamenti”. (s.spa.)