Edoardo Amato (Presidente Commissione Politiche sociali e della salute), Marco Burgassi (Presidente Commissione cultura e sport), Caterina Arciprete (Capogruppo AVS - Ecolò): “Un’Alleanza culturale contro la povertà educativa minorile”

Nella seduta congiunta delle Commissioni 4 (Politiche sociali e della salute), presieduta da Edoardo Amato e 5 (Cultura e istruzione), presieduta da Marco Burgassi tenutasi oggi, è stata votata all’unanimità la mozione presentata in Consiglio dalla prima firmataria la consigliera Caterina Arciprete e dedicata alla promozione “dell’Alleanza culturale”, uno strumento innovativo per contrastare la povertà educativa e rafforzare la cittadinanza attiva nei più giovani.

“L’obiettivo – spiega il presidente Marco Burgassi – è dare concretezza a questa alleanza educativa che coinvolga famiglie, scuole, associazioni e il terzo settore per garantire l’accesso alla cultura anche ai bambini e ragazzi provenienti da contesti fragili”.

Nel corso della discussione è stata ribadita la necessità di agire sulla povertà educativa, fenomeno che riguarda anche Firenze: secondo i dati ISTAT, oltre la metà dei minori italiani non accede a musei, mostre o letture durante l’anno. In Toscana, l’11% di student* abbandona precocemente gli studi e circa il 17-18% dei giovani tra i 15 e i 29 anni è NEET (né studia né lavora). 

“Firenze è una città culturalmente ricca ma non tutte le famiglie riescono a partecipare” sottolinea il presidente Amato. “Con l’alleanza culturale vogliamo costruire un modello di inclusione che parte dal basso, valorizzando le risorse già presenti e creando nuove reti di solidarietà educativa” conclude il presidente Amato.

Il progetto di alleanza culturale, già sperimentato con successo in città come Napoli, Bari, Milano e Roma, propone di creare una rete che possa aumentare le possibilità di accesso alle risorse culturali a bambin* e ragazz*, così superando le barriere economiche, linguistiche o di mobilità che limitano l’accesso a queste esperienze fondamentali. Contrastare la povertà culturale aiuta tutti a formare cittadini partecipi e responsabili, con un ritorno positivo per l'intera società futura

Conclude la consigliera Arciprete: “con questo atto si richiede al Comune di impegnarsi a coinvolgere i Centri Famiglie, i Quartieri, le scuole e le reti territoriali, promuovendo anche il reperimento di risorse pubbliche e private per sostenere l’attuazione del progetto”. (s.spa.)

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