“La classifica della qualità della vita nelle provincie italiane diffusa oggi dal Sole 24 Ore ci rende orgogliosi del risultato raggiunto dalla nostra città e area metropolitana che si piazza la terzo posto tra le 110 provincie italiane per livello di benessere misurato come media ponderata di 6 macro-indicatori relativi ad altrettante dimensioni essenziali del vivere: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.
Il miglior risultato per Firenze da 20 anni, il secondo nella storia di questa rilevazione. Un risultato – spiega il presidente della Commissione Sviluppo economico Enrico Conti – che testimonia il buon governo dei nostri territori, frutto della collaborazione tra società civile e istituzioni, che si sostanzia nel miglioramento continuo del ranking di Firenze dal 2020, un anno nel quale la performance della nostra area metropolitana non poteva non essere influenzata dalla particolare incidenza del Covid sull’economia del territorio.
Un risultato determinato in parte rilevante dalla ricchezza e vivacità dell’ambiente imprenditoriale, riflesso nel valore aggiunto prodotto, la performance relativa delle start up, la dimensione innovativa della città (primi nell’icity rank), ma anche dal livello e dalla qualità dei servizi ai cittadini e alle famiglie, la cultura e il tempo libero, il miglioramento di numerosi indicatori ambientali, i livelli di istruzione e di partecipazione al lavoro in particolare femminile, il tasso di imprenditorialità dei migranti, fattore chiave di una buona integrazione. A suggello, la prima posizione per aspettativa di vita alla nascita. Insomma un elevato livello di benessere.
C’è da domandarsi se non saremmo stati al primo posto assoluto se non fosse per l’unica dimensione apparentemente critica, quella relativa alla sicurezza, la cui misurazione tuttavia presenta numerosi limiti che penalizzano Firenze, non tenendo conto della popolazione presente non residente (turisti e pendolari), e il cui ranking migliora comunque di molte posizioni rispetto allo scorso anno.
A determinare il posizionamento apparentemente negativo conclude il presidente della Commissione Sviluppo economico Enrico Conti – contribuisce per paradosso una variabile latente assai positiva, quella relativa al civismo dei fiorentini, la loro propensione a rivolgersi alle forze dell’ordine e a denunciare, nella fiducia che la giustizia saprà rispondere, come alcuni di questi stessi indicatori ci dicono chiaramente. Tutto ciò aumenta il numero di delitti denunciati nel nostro rispetto ad altri territori a parità di delitti commessi.
Pur essendo dunque molto attenti agli aspetti potenzialmente critici, che sono stimolo a migliorarci continuamente, a non sederci sugli allori, non possiamo che essere orgogliosi dei risultati che la nostra città raggiunge alla luce di un’indagine seria, approfondita e multidimensionale come quella del Sole 24 Ore”. (s.spa.)