Di Puccio, Calistri e Piccioli: “Ci è stato detto che il Comune compra solo all’asta”
“Il Pd fiorentino ha gettato la maschera: i buoni propositi, annunciati in occasione della presentazione ufficiale della candidata sindaco, di investire in alloggi pubblici per contrastare l’emergenza abitativa sono destinati ad esaurirsi con la fine della campagna elettorale. Ieri, infatti, il gruppo del Partito Democratico ha respinto il nostro Ordine del Giorno con il quale si chiedeva di procedere all’acquisto dell’ex hotel Astor per mettere i suoi ampi spazi a disposizione delle migliaia di nuclei familiari che riempiono le liste di attesa nelle graduatorie ERP. Un atto che, al contrario, ha visto il parere favorevole di Sinistra Progetto Comune, Movimento 5 Stelle e Italia Viva.
Quella del Pd è stata una scelta miope, motivata in un modo incredibile: ci è stato, infatti, detto che il Comune intende acquistare immobili da privati solo in occasione di aste giudiziarie, in seguito ad un fallimento. Una politica speculativa che non ha nulla di progressista e che lascia al caso la soluzione di uno dei temi più delicati nella nostra città”.
Così Massimo Piccioli, Leonardo Calistri e Stefano Di Puccio, consiglieri comunali di Firenze Democratica.
“Ciò che colpisce – spiegano i consiglieri – è l’assoluta incapacità di prendere coscienza di un fenomeno, quello dell’emergenza abitativa e dello sfilacciamento del tessuto sociale, denunciata anche dall’Arcivescovo Betori, che se non governato per tempo rischia di esplodere. A Firenze abbiamo più di 3mila famiglie in graduatoria Erp, eppure, al di là dei due progetti portati avanti dall’ex assessora Cecilia Del Re sull’ex caserma Lupi di Toscana e su San Salvi, nulla si è mosso nell’ultimo anno”.
“Ora – concludono gli esponenti di Firenze Democratica – la maggioranza aveva l’occasione di mandare un segnale, riappropriandosi di un immobile, l’ex hotel Astor di via Maragliano, già pronto per essere trasformato in un complesso di case popolari. Senza contare il valore simbolico di un’operazione che avrebbe ridato dignità a un luogo dove si è consumata una tragedia assoluta, figlia di un disimpegno da parte del pubblico rispetto al tema dell’emergenza casa. Invece il Pd fiorentino si è tirato indietro nascondendosi dietro a una scusa. Un motivo in più per cambiare decisamente politica alle prossime amministrative e cominciare a prendere di petto una tematica destinata a cambiare radicalmente la nostra città”. (s.spa.)