“Chiediamo le dimissioni della presidente del Gabinetto Viesseux per interessi privati e mancata trasparenza”
“Il Gabinetto Viesseux presieduto da Alba Donati ha patrocinato l'associazione Fenysia fondata e guidata sempre da Alba Donati. Poco importa che sia un'associazione culturale e non una società per azioni. E' un atto grave e ne chiediamo le dimissioni. E lo facciamo perché è venuta meno la correttezza e trasparenza della presidente con questa iniziativa. Oggi le non risposte dell'amministrazione non sono altro che rivelatrici di una situazione imbarazzante”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, tuona in Consiglio comunale.
E attacca: “Essere al vertice di un'istituzione culturale comunale e fondare durante il mandato un'associazione che trae benefici di immagine dal ruolo e dai contatti che derivano dal suo ruolo è inaccettabile. Ha anche svolto la conferenza stampa di presentazione con la presenza del sindaco in Palazzo Vecchio, ospitata dal Comune, il cui patrocinio compare ripetutamente sul materiale dell'associazione Fenysia, anche in quelli eventi di cui oggi viene detto non essere mai stato rilasciato. Perché non è stato richiesto un canone e rimborso spese all'associazione Fenysia come a chiunque richieda la possibilità di organizzare un'iniziativa di questo tipo?”
"Che dire poi del patrocinio dell'asp Montedomini e dell'accordo che avrebbe consentito dal gennaio 2018 a due ospiti delle strutture dell'azienda servizi alla persona di partecipare ai corsi dell'associazione Fenysia? Oggi, dopo oltre un anno, la risposta dell'assessore Gianassi ammette che non sia mai stato indicato alcun over 65 anni da far partecipare ai corsi. Quale interesse pubblico ha avuto nel concedere un patrocinio e fare un accordo che non ha portato in più di un anno alcun risultato?"
“Oggi siamo costretti a chiederne le dimissioni e a rispondere di quanto accaduto. La responsabilità politica di Nardella è palese. I due fondatori dell'associazione Fenysia erano candidati in sostegno del sindaco alle elezioni amministrative 2014: chi li ha candidati nelle proprie liste, ne ha nominata una nelle istituzioni e che non ha avuto alcunché da dire quando hanno confuso i due ruoli ricoperti non può ritenersi privo di responsabilità”. (fdr)