Venerdì 6 e sabato 7 settembre
Come festeggiare una tra le feste più amate nel Quartiere 1, simbolo di tradizione e occasione perfetta per celebrare insieme i colori e le musiche che rendono la serata del 7 settembre magica e indimenticabile.
Questo il programma:
venerdì 6 settembre:
- dalle ore 16.00 alle ore 19.00, “Laboratorio di autoproduzione: Costruiamo insieme la Rificolona” presso il Complesso Le Murate, in via dell’Agnolo 1D. Per iscrizioni e info: https://bit.ly/46PIaqG
info@erbacanta.it
sabato 7 settembre:
- Giardino di Borgo Allegri: ore 10.00 - 12.00 Laboratorio Costruiamo insieme la Rificolona (le lanterne saranno costruite con carta e cartoncino, i bambini troveranno tuytti i materiali per ralizzarle al giardino, dovranno poi procurarsi un'asta per portare la rificolona. Adatto a bimbi di tutte le età, laboratorio gratuito. Alle ore 17.00 le lanterne saranno accese.
- Piazza SS. Annunziata: la tradizionale sfilata della Rificolona, lunga 11 chilometri, parte dalla Basilica di Impruneta alle ore 16.00 e termina in Piazza Santissima Annunziata alle 21.30, passando per piazza Santa Felicita, piazza della Signoria e piazza San Giovanni. La benedizione tradizionale della Rificolona si svolgerà in piazza della Santissima Annunziata.
Il corteo delle Rificolone, unitamente al gruppo di pellegrini provenienti a piedi dal Comune di Impruneta, una volta giunto in piazza della Signoria, alle 20,45 circa, si unirà sull’Arengario al Gonfalone di Firenze per poi raggiungere piazza Santissima Annunziata intorno alle 21,30.
Come tutti gli anni, nella piazza che, da sempre, è il cuore dell’evento, è prevista la tradizionale adunata delle rificolone realizzate artigianalmente dai bambini, la benedizione da parte dell’Arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli e la premiazione di quelle più belle.
“Una festa che si tramanda da secoli – ricorda il presidente del Quartiere 1 Mirco Rufilli – e che è molto sentita dai bambini, veri protagonisti della ricorrenza dato che sono loro, tramite laboratori e attività proposte nel Quartiere, ad animare la serata con le ‘rificolone’ di carta costruite a mano. Una vera e propria festa di popolo che coinvolge tante realtà associative”.
“Siamo contenti di essere riusciti anche per quest’anno ad organizzare un bell’appuntamento ricco di contenuti per questa tradizionale festa fiorentina. Sabato 7 Settembre dalle 21 vi aspettiamo per festeggiare insieme, ricordando quando i contadini con le loro famiglie giungevano a Firenze per festeggiare la natività della Madonna nella Basilica di Santissima Annunziata. Migliaia di lanterne torneranno a illuminare Firenze, celebrando sia l'aspetto religioso che quello tradizionale di questa storica ricorrenza. Questa festa rappresenta un ottimo esempio di cooperazione tra le autorità e la società civile, dimostrando quanto sia importante lavorare insieme per mantenere vive le nostre tradizioni. Prima dell’inizio della festa, l’arcivescovo Gambelli, insieme alle centinaia di pellegrini in arrivo a piedi dalla basilica dell’impruneta, darà la benedizione alla piazza e proseguirà dentro la basilica per una preghiera. A seguire, in piazza, inizierà la festa musicale Andrea Medici e la Rigatoni band. Un sentito grazie anche ai nostri sponsor: FondaIone Chianti Banca, Savino del Bene, infine un ringraziamento particolare a ACF FIORENTINA che quest’anno metterà in palio una maglietta e un pallone per il vincitore del Premio Graziano Grazzini per la Rificolona più bella e artigianale presente in piazza”. Queste le parole del presidente della Compagnia della Rificolona, Andrea Badò.
L’antica tradizione risale ai festeggiamenti che avevano luogo presso la Basilica di Santissima Annunziata l’8 settembre, giorno della Natività della Vergine, e soprattutto ai preparativi della vigilia, quando numerosi pellegrini giungevano la sera del 7 settembre dal contado, illuminavano il loro percorso con questo tipo di lanterne appese in cima a dei bastoni o delle canne. Il giorno seguente nei pressi della Basilica si teneva la Fiera della Nunziata. L’origine del nome Rificolona deriverebbe dall’appellativo “Fieruculone” con cui venivano chiamate ironicamente le contadine che partecipavano a questa Fierucola. (s.spa.)