Festa della Toscana, Funaro: “Esempio del passato per continuare a lavorare per i diritti”

“Un saluto doveroso e sentito in una giornata che raccoglie l’identità e la storia della nostra città e della nostra regione”.  Lo ha detto la sindaca Sara Funaro sull’arengario di Palazzo Vecchio, durante la cerimonia per la Festa della Toscana che ricorda il giorno in cui si è stata abolita la pena di morte. 

Alla cerimonia, a cui hanno preso parte fra gli altri il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo e il presidente della società di San Giovanni Battista Claudio Bini con numerosi sindaci e amministratori della Toscana, la sindaca ha ricordato l’epigrafe che si trova nel cortile della Dogana. “Credo che in queste parole ci sia tutto il senso di questa giornata e il significato di quelle che sono le nostre origini, la nostra tradizione e quello a cui dobbiamo rifarci sempre, ogni giorno, nella nostra attività istituzionale“ ha aggiunto la sindaca leggendo il testo dell’epigrafe che recita: “Per memoria della Toscana felicità quando Pietro Leopoldo con legge de’ 30 novembre 1786 la pena di morte, l’infamia, la tortura, ogni delitto di lesa maestà colla confiscazione delle sostanze cancellò per primo in Europa dalla vecchia legislazione”. 

La sindaca Funaro ha poi aggiunto: “ Firenze e la Toscana sono sempre state terre attente ai diritti, alle persone, alla collettività e all’umanità. Siamo stati i primi ad abolire la pena di morte, un atto di civiltà fondamentale che oggi ricordiamo in tutte le celebrazioni. Penso che nel momento storico nel quale viviamo noi dobbiamo tenere sulle spalle gli esempi del passato e continuare a lavorare per i diritti, per la pace e per tutte le azioni fondamentali per la nostra comunità, e fare in modo che la nostra terra, che ha sempre lanciato messaggi internazionali, lo possa fare ancora oggi. Noi oggi, ricordando l’abolizione della pena di morte, ricordiamo il percorso della nostra città e della nostra regione, e dobbiamo fare ulteriori passi avanti lanciando messaggi di pace per scuotere le coscienze di tutti”.

 

(sp)

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