Firenze non è una città sicura. Jacopo Cellai (Capogruppo Forza Italia): “L'episodio delle Cure lo dimostra. Cosa vuol fare il sindaco?”

“Il problema sicurezza in città, al contrario del razzismo, è una realtà”

“Rapinato e sfregiato col coltello. E' l'episodio gravissimo di cui è stato vittima un fiorentino mercoledì mattina verso le 9:00 alle Cure. Il sindaco Nardella – dice il capogruppo di Forza Italia in Comune Jacopo Cellai – batta un colpo sulla gestione della sicurezza in questa città. I famosi security point a cosa servono? Stanno dando risultati concreti in termini di sicurezza? Cosa vuole fare Nardella? La nostra convinzione è che sia necessario e urgente provvedere a rafforzare le unità del reparto di sicurezza urbana, con adeguata formazione e strumentazione perché ormai è evidente a tutti, a parte al Pd, che Firenze non è una città sicura. Non almeno come potrebbe essere e come ha diritto ad essere. E l'episodio delle Cure ne è l'ennesima conferma. Sappiamo bene che la sicurezza non è di sola competenza del sindaco e auspichiamo che Prefettura e Questura siano in grado di garantire l'appoggio necessario delle Forze dell'Ordine. La gestione dell'ordine pubblico in occasione della devastazione di via Calzaiuoli e piazza della Stazione di pochi giorni fa ci ha lasciato basiti perché non abbiamo avuto la sensazione che si trattasse di un problema di carenza di uomini ma di scelte operative.

Nardella ha partecipato ad una manifestazione in cui molti dei manifestanti accusavano Firenze di razzismo. Una bugia grande come una casa, come dimostrano gli atteggiamenti quotidiani dei fiorentini verso chiunque.
Adesso si preoccupi di dare un segnale altrettanto chiaro e forte per dimostrare di essere in grado di avere voce in capitolo per garantire la sicurezza in questa città. Perché – conclude Jacopo Cellai – il problema sicurezza a Firenze, al contrario del razzismo, è una realtà”. (s.spa.)

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