La sindaca Funaro lancia la rivoluzione: “Firenze sarà più sostenibile con nuove, incisive, politiche ambientali e uno spazio verde a 300 metri da casa”. La vicesindaca Galgani: “Cominciamo a cambiare il volto della città”. Già stanziati 10 milioni di euro. Ora il piano, chiamato Iris, passerà al vaglio del Consiglio Comunale
La giunta ha approvato il Piano del Verde e degli Spazi Aperti. Firenze punta così a diventare green per adattarsi ai cambiamenti climatici e mitigarne gli effetti. Con una delibera della vicesindaca e assessora all’Ambiente Paola Galgani (che ora dovrà passare al vaglio dei Quartieri e del Consiglio Comunale per diventare operativa) la nostra città punta ad essere fra le prime d’Italia ad impostare una serie di strategie congiunte che si ispirano al principio 3-30-300: 3 alberi visibili da ogni finestra, il 30% di copertura verde e 300 metri al massimo tra casa e lo spazio verde più vicino.
Una rivoluzione green che vede nel Piano del Verde e degli Spazi Aperti uno strumento di settore, collegato al Piano Operativo, che ha l’obiettivo di rendere Firenze sostenibile, resiliente e vivibile per le generazioni presenti e future anche di fronte al cambiamento del clima di cui già si stanno vedendo gli effetti.
“Oggi portiamo all’attenzione dei fiorentini un piano ambizioso ma realistico per rendere la nostra città più sostenibile con nuove, incisive, politiche ambientali” ha detto la sindaca Sara Funaro. “Siamo orgogliosi di iniziare questo cammino e di essere fra le città capofila nella lotta ai cambiamenti climatici e nell’ideazione di nuove misure per la mitigazione urbana. È il primo Piano del Verde di Firenze ed è fra i primi in Italia – ha aggiunto Funaro –, stiamo andando di pari passo con altre grandi capitali europee, come ad esempio Parigi. Il Piano del Verde si integra con le politiche di mobilità urbana che stiamo adottando per ridurre l’inquinamento e il traffico”. “Questa svolta green l’avevo promessa in campagna elettorale, è parte integrante del programma di mandato e adesso partiamo con i fatti. Le prime azioni saranno visibili già nei prossimi mesi a cominciare da quei luoghi che risultano più vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico” ha aggiunto la sindaca. “Con questo piano abbiamo gli strumenti operativi per intervenire subito e tutte le azioni del Comune andranno in questa direzione. Abbiamo già stanziato 10 milioni di euro nel bilancio preventivo con l’obiettivo di arrivare a 20 milioni nel mandato, ma ricordo che nel piano di investimenti avevamo già raddoppiato le risorse passando da 18 a 36 milioni sul verde. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato alla stesura di questo Piano, che è un gioiello in grado di fare una rivoluzione green in città, che sarà aperta ai cittadini, che potranno seguire il suo evolversi dal sito del Comune”.
“È stato un grande lavoro – ha aggiunto la vicesindaca Paola Galgani – che è partito dalla mappatura delle aree e l’individuazione di quelle con meno spazi verdi o più calde. Uno studio dettagliato ha poi permesso di mettere in campo un piano che ha individuato ogni singolo metro quadro dove è possibile intervenire. Agiremo aumentando gli spazi verdi vicino a casa, la copertura arborea e gli spazi gioco, depavimentando per rendere il terreno permeabile alle piogge e attuando politiche di rinaturalizzazione delle aree. Un piano che comincia subito per cambiare Firenze e renderla pronta ad affrontare i cambiamenti climatici. Dopo l’approvazione in Consiglio Comunale il Piano sarà la guida di tutte le azioni della pubblica amministrazione. Con questo progetto abbiamo tutti gli strumenti per cominciare a cambiare il volto e il destino della città e dei suoi abitanti”.
IL PIANO DEL VERDE E DEGLI SPAZI APERTI
In oltre 250 pagine il “Piano del Verde e degli Spazi Aperti di Firenze” analizza e fotografa la situazione attuale della città, dalle caratteristiche ambientali e climatiche alla temperatura media fino alle piogge e alla loro evoluzione nel tempo, passando dalla disponibilità di aree per mettere a dimora alberi in giardini, strade, piazze o parcheggi. Il risultato è il quadro attuale dell’ecosistema cittadino e delle sue maggiori criticità, con l’individuazione degli obiettivi di tutela e trasformazione del verde, delle strategie di azione per un cambiamento sostenibile e concreto della vivibilità cittadina.
Il Piano, che è stato chiamato Iris in nome del fiore simbolo della città di Firenze e che sarà fruibile on line da tutti i cittadini, si occupa di tutti gli spazi aperti e non solo del verde urbano (pubblico o privato) promuovendo una trasformazione green delle aree pubbliche.
I dati
Sono stati analizzati i cambiamenti del clima nel corso del tempo con alcuni indici usati comunemente in climatologia, dai quali emergono evidenti tendenze al riscaldamento del clima nell’area fiorentina. È stata registrata ad esempio una temperatura media annuale del ventennio 2001-2020 più alta di 1,4 gradi rispetto a quella registrata fra il 1878–1918. Anche il freddo è cambiato: i giorni di gelo sono scesi da 270 medi in 10 anni fino agli anni ’40 ai circa 100 medi del decennio 2011 – 2020. Sono aumentati i giorni di caldo (temperatura superiore ai 34 gradi) passati dai 50 medi in dieci anni registrati fino agli anni ‘20 agli oltre 200 medi in dieci anni degli anni 2000 fino a superare i 400 giorni caldi medi nel decennio 2011-2020. Sulla base dei dati storici raccolti nel Piano si nota anche l’aumento dei fenomeni temporaleschi ma con una minore disponibilità idrica (perché le piogge sono più forti e concentrate in pochi giorni).
Sulla base dei dati raccolti che mettono in risalto l’evidente riscaldamento della città, l’aumento dei fenomeni temporaleschi estremi e la minore disponibilità idrica, sono state evidenziate le aree con le maggiori criticità e la loro densità abitativa, informazioni importanti per poter definire le priorità di intervento. Il territorio fiorentino, con le sue tipologie di spazi aperti, ha un patrimonio verde di 922,3 ettari di cui 189 sottoposti a vincolo storico e con ben 875 ettari di competenza dell’amministrazione comunale, con meno verde a disposizione degli abitanti nel Quartiere 1 e nel Quartiere 5.
L’azione del Piano del Verde
Il Piano evidenzia la necessità generale di recuperare ogni spazio disponibile per realizzare “infrastrutture verdi” e arricchire il tessuto urbano di elementi naturali, recuperando vivibilità. In primo luogo, prevede nuovi alberi con funzione di ombreggiamento specialmente lungo strade e parcheggi (oltre arbusti, cespugli e prati), nuovi spazi verdi anche di dimensioni ridotte, soluzioni basate sulla natura (desigillatura e depavimentazioni, rain garden e trincee drenanti, pareti e tetti verdi). In altre parole, Firenze comincia a progettare e studiare il cambiamento green con piccoli e grandi interventi per portare in 5 anni 50.000 nuovi alberi e arbusti, 20 nuovi spazi verdi vicino casa, 50 nuove aree gioco, 10 piazze verdi, 10.000 mq di superfici rese permeabili. Saranno realizzati anche interventi che sembrano piccoli ma aiutano il clima e l’ambiente in maniera sostanziale, come i poket garden, tiny forest, aree giochi inclusive per rendere gli spazi più vivibili.
Le prossime mosse
I primi interventi partiranno dopo l’approvazione del Piano da parte del Consiglio Comunale e dei Quartieri. Sono stati intanto già stanziati 10.000.000 di euro di investimenti nel bilancio 2025 - 2027 e saranno a breve individuati, grazie allo studio del territorio effettuato nel piano, i primi interventi da fare.
In linea con gli obiettivi del Piano e grazie all’accordo di programma fra Comune di Firenze e Fondazione Capellino, un intervento pilota di trasformazione dello spazio urbano adottando soluzioni basate sulla natura sarà progettato e realizzato in Piazza Artom (che sarà presentato prossimamente).
Sindaca e vicesindaca hanno ringraziato per il lavoro svolto nella stesura del Piano Ilaria Nasti, direttrice della direzione ambiente del Comune, e Alberto Giuntoli, coordinatore del green-team.
(sp)