Fortezza da Basso, via ai lavori di ristrutturazione

Il sindaco Nardella: “Grazie a un lavoro congiunto riusciremo a sbloccare un’opera fondamentale per la città”

Con l’allestimento del cantiere lungo le antiche mura medicee sono partiti i lavori di ristrutturazione della Fortezza da Basso, il monumentale complesso fieristico-congressuale di 95mila metri quadri a poche centinaia di metri dalla stazione di Santa Maria Novella di Firenze.

L’intervento prevede il recupero di intere aree rinascimentali come i bastioni e le mura, l’ammodernamento di alcuni padiglioni come il Cavaniglia, lo Spadolini e il Machiavelli, la realizzazione della nuova struttura Bellavista (al posto del vecchio Rastriglia e dei Magazzini dell’ex tribunale che saranno demoliti), secondo il calendario stabilito nell’accordo di programma sottoscritto da Regione Toscana, Città metropolitana di Firenze, Comune di Firenze e Camera di Commercio di Firenze, proprietari del bene, in accordo con la Soprintendenza per i beni artistici e storici e con Firenze Fiera, gestore dell’attività fieristico-congressuale, anche per garantire la continuità operativa della struttura. I lavori interessano anche il Palaffari, di proprietà di Firenze Fiera, e il Palazzo dei Congressi nella storica Villa Vittoria, di proprietà della Regione Toscana.

Gli interventi già finanziati sulla Fortezza Basso prevedono un investimento di 68 milioni e 367mila euro, diviso equamente fra i proprietari (12 milioni e 67mila euro ognuno), insieme ai 20,1 milioni del patto per Firenze. La stazione appaltante è il Comune di Firenze. Firenze Fiera si è poi impegnata ad aggiungere altri 16 milioni per completare le opere alla conclusione dei lavori, prevista per il 2026, mentre interventi per 8 milioni sono già in corso per riammodernare il Palaffari. Infine, dal 2021 Villa Vittoria sarà sottoposta a lavori di valorizzazione a cura di Firenze Fiera, con rimborso da parte della Regione Toscana proprietaria dell’immobile.

I lavori sono partiti pochi mesi dopo la definizione dei finanziamenti del progetto di restauro. Dopo la firma dell’accordo di programma, a settembre 2019 è stato sottoscritto l’atto notarile, divenuto efficace a novembre, con il quale Camera di Commercio di Firenze è diventata  coproprietaria della Fortezza.

Il programma è stato presentato questa mattina nello spazio Casamatta della Fortezza da Basso dal sindaco del Comune e della Città metropolitana di Firenze Dario Nardella, dall'assessore alle Attività produttive, commercio e turismo della Regione Toscana Stefano Ciuoffo e dal presidente di Camera di Commercio di Firenze e Firenze Fiera Leonardo Bassilichi.

“Siamo davvero lieti - dichiara il sindaco Dario Nardella - di entrare nel vivo dei lavori di questo complesso piano di recupero e valorizzazione della Fortezza da Basso, storico bastione difensivo collocato strategicamente nel centro storico e ben collegato alla stazione centrale e alla tramvia, sede ideale di mostre e congressi e grandi kermesse come Pitti Uomo. Grazie a un lavoro congiunto riusciremo a sbloccare un’opera fondamentale e a raggiungere un grande obiettivo condiviso nell’interesse della città”.

Soddisfazione viene espressa anche dall’assessore regionale Stefano Ciuoffo per il quale “la firma dell’accordo ha dato avvio alla riqualificazione e potenziamento della Fortezza da Basso per realizzare a Firenze un polo fieristico e congressuale con caratteristiche uniche per posizione e struttura, di rilevanza internazionale. Ci impegneremo per la realizzazione dei lavori di adeguamento e rinnovamento nei tempi più stretti possibile mantenendola sempre in attività. Firenze e la Toscana avranno una sede congressuale di grande capacità attrattiva con innovazioni tali da permetterle di ospitare manifestazioni di ogni tipo, la Regione conferma l’interesse strategico per questo settore e ha dimostrato che ci investe risorse e progettualità”.

“Dalla ristrutturazione dell’intero centro congressuale fieristico passa non solo il rilancio di un settore economico della città, ma di tutte le attività presenti su un territorio almeno regionale - ha detto il presidente Leonardo Bassilichi -. Di pari passo con l’investimento immobiliare, infatti, stiamo costruendo il progetto di un luogo che, attraverso fiere e congressi, possa essere una piattaforma di scambio e conoscenza per le nostre scienze, le nostre arti e piattaforma di business per i principali settori economici, dall’agricoltura all’artigianato, dall’alta tecnologia industriale al commercio nazionale e internazionale. Una piattaforma per valorizzare sempre di più le nostre imprese e far vincere le eccellenze”.

 

Riqualificazione delle mura

Realizzata da Antonio da Sangallo nel 1537 per ordine di Alessandro de’ Medici, la Fortezza di San Giovanni Battista (diventata poi Fortezza da Basso dopo la realizzazione di Forte Belvedere) ha un chilometro e mezzo di mura che sono state oggetto di uno screening insieme al resto del complesso, grazie al protocollo d’intesa firmato da Comune di Firenze, Università di Firenze, IGM (Istituto Geografico Militare) e CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Sul campo 27 architetti, 7 ingegneri, 11 fra geometri e periti hanno rilevato con scanner laser informazioni da 16,5 miliardi di punti monitorati per conoscere con esattezza lo stato di salute della struttura, poi rielaborate in 26 relazioni tecniche e 147 elaborati grafici. Dallo studio sono emersi anche oltre un chilometro di camminamenti di ronda e 800 metri di cunicoli sotterranei, che sono entrati a far parte del progetto di ristrutturazione.

La ristrutturazione delle mura, iniziata lunedì 13 gennaio 2020,prevede sia la ricostruzione di parti danneggiate, come il bastione Bellavista (all’angolo fra la ferrovia e il Mugnone), sia il restauro e la pulizia dei materiali lapidei e dei laterizi secondo diverse tecniche alternative tra loro, ma ugualmente compatibili, che sono state valutate misurando il colore, la capacità di assorbimento d’acqua, l’attività biologica e altri parametri. Il restauro delle cortine murarie è così potuto partire da un rilievo critico dell’analisi di materiali, lo stato di conservazione e l’indicazione delle tipologie dell’intervento per ogni singola zona.

Il restauro delle mura procederà di pari passo con la ristrutturazione delle aree interne. Il primo lotto di lavori, che va da Porta Soccorso alla Campagna fino a piazzale Montelungo, comprendendo il Bastione Bellavista, si concluderà entro la fine del 2021.

 

Il Bellavista e gli altri interventi alla Fortezza

Con la gara di progettazione in corso, il nuovo padiglione Bellavista (che nascerà nell’area liberata con la demolizione di Rastriglia ed ex Magazzini del tribunale) sarà uno spazio multifunzionale di 3.600 metri quadri(oltre ad altri 4mila metri quadri di magazzini interrati) per ospitare conferenze fino a circa 3.350 posti, anche frazionabili in due o più auditorium da usare contemporaneamente, oppure come struttura idonea a ospitare eventi fieristici con annessa una nuova biglietteria automatizzata.

I criteri di progettazione sono improntati alla versatilità degli impianti, che sfrutteranno le ultime tecnologie in tema di telecontrollo informatico oltre che di risparmio energetico applicato all’illuminazione, al riscaldamento e al raffreddamento. Il Bellavista avrà una terrazza praticabile, che permetterà il collegamento con le mura della Fortezza e con i suoi sotterranei. L’inizio dei lavori è previsto per gennaio 2021, la durata stimata è di circa due anni.

Anche l’ex liceo Machiavelli sarà oggetto di lavori di adeguamento funzionale e restauro conservativo, che inizieranno a settembre 2021 e dureranno circa un anno. Successivamente saranno appaltate le gare per ristrutturare i padiglioni Cavaniglia e Spadolini. In particolare, il nuovo Cavaniglia avrà una superficie aumentata, andando a inglobare anche il bastione corrispondente. 

 

Il Palaffari eco-sostenibile

Conclusa la bonifica ambientale, nel giro di poche settimane inizieranno anche i lavori di ristrutturazione del Palaffari, che si affaccia su piazza Adua, la cui conclusione è prevista entro la fine del 2021. La struttura originale disegnata dall’architetto Pierluigi Spadolini nel 1974 verrà valorizzata per diventare un centro congressuale moderno ed ecosostenibile dove si coniugherà alta tecnologia, innovazione, ottimizzazione funzionale e spaziale. Saranno, inoltre, implementati i livelli percepiti di qualità e comfort, nel rispetto del miglior rapporto fra i benefici e i costi globali di costruzione, manutenzione e gestione.

Il progetto ha privilegiato l’impiego di risorse rinnovabili per garantire elevati standard dal punto di vista della manutenzione, durabilità dei materiali e dei componenti, sostituibilità degli elementi e compatibilità dei materiali. Altro obiettivo fondamentale è stato quello di riqualificare l'immobile in termini di efficacia ed efficienza energetica, in particolare attraverso la riqualificazione e il risanamento dell'involucro e l'adeguamento degli impianti.

Al piano terra, sarà realizzato un nuovo corridoio sul retro, per migliorare notevolmente la fruizione degli spazi, grazie anche alla realizzazione di un’ampia scala di collegamento tra i piani interrato, terra e primo. La terrazza sarà resa praticabile con vista sul centro storico e sui principali monumenti della città.

 

Restyling anche per Villa Vittoria

Sono in fase di definizione gli accordi affinché dal 2021 Firenze Fiera realizzi lavori di adeguamento funzionale, restyling e valorizzazione di Villa Vittoria, sede del Palazzo dei Congressi, con particolare riferimento alla risistemazione del corridoio dei passi perduti e dell’auditorium con i relativi servizi. L’edificio sarà, infine, risistemato nelle parti relative alla copertura e alle facciate, anche per renderlo energeticamente più efficiente e garantire un maggior risparmio operativo. La Regione rimborserà le spese che saranno rendicontate da Firenze Fiera per i lavori di valorizzazione dell'immobile di cui è proprietaria.

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