Cellai e Somigli: "Vivere con i ritmi del borgo, il senso di comunità del paese, i servizi della città, le infrastrutture della metropoli. Un'alchimia possibile"
"Vivere con i ritmi del borgo, il senso di comunità del paese, i servizi della città, le infrastrutture della metropoli. Un'alchimia possibile per Brozzi, Peretola e Quaracchi.
Stiamo portando avanti una campagna di ascolto tra i cittadini delle aree periferiche di Firenze. Porzioni di territorio, spesso densamente popolate, oggi marginali nelle logiche politiche del Comune ma che hanno invece inespresse risorse. È il caso, per esempio, dei borghi di Brozzi, Peretola e Quaracchi". Lo dichiarano il capogruppo a Palazzo Vecchio di Forza Italia Jacopo Cellai insieme al referente del partito per il Quartiere 5 Lorenzo Somigli.
"Le infrastrutture come l'aeroporto rappresentano una svolta positiva – aggiungono gli esponenti azzurri –. Dal punto di vista del rumore perché non ci saranno più sorvoli, senza dimenticare le ricadute benefiche in termini occupazionali. Se però da un lato ci sarà un intervento indubbiamente migliorativo, resta da capire quale sarà l'impatto dei parcheggi, necessari per i nuovi passeggeri, e se ci sarà un ulteriore sovraccarico su una zona già satura dove si ha la sensazione che debbano ricadere tutte le opere più impattanti. Avremo modo però di approfondire e chiarire questo aspetto attraverso un'interrogazione ad hoc in Consiglio".
"Per noi quella che adesso è una zona in cui si riversano i problemi del centro, diventa la porta di ingresso per la città. Nel nostro programma infatti questi borghi diventeranno centri turistici minori in grado di attrarre parte di quei turisti che oggi affollano il centro.
Questo permette di far rifiorire un tessuto artigianale in loco, di rigenerare aree dismesse, di ricreare una comunità e al contempo di alleviare la pressione che il turismo di massa esercita sul centro con quegli effetti negativi che facilmente si constatano. Tutto questo, che trova in Brozzi, Peretola e Quaracchi un terreno perfetto, ha indubbie ricadute in termini occupazionali e di sicurezza, tema quanto mai all'ordine del giorno, perché ad una zona dormitorio preferiamo un rione vivo. Questo in una nuova logica di bilanciamento e di collaborazione tra centro cittadino e borghi periferici" concludono Cellai e Somigli. (fdr)