Francesco Pastorelli (PD): “Quando lo sport non dà il buon esempio”

“In tanti abbiamo assistito alla triste vicenda di Novak Djokovic che ha inteso recarsi agli Australian Open in barba alle regole sui contagi Covid che riguardano tutti noi comuni mortali, una brutta vicenda – ha detto il consigliere del Partito Democratico Francesco Pastorelli nel corso di una comunicazione in Consiglio comunale – che si è avviluppata su se stessa nell’arco dei giorni, tra ricorsi, dichiarazioni e controdichiarazioni: come si suol dire, quando la toppa è peggio del buco.

Spiace che uno sportivo di livello mondiale, un atleta brillante e una stella del tennis abbia mostrato tanta gattopardesca ostinazione nel fregarsene delle regole con cui tutti noi facciamo i conti da quando è esplosa la pandemia.

Spiace per lo schiaffo agli australiani, che hanno subito uno dei più severi lockdown che siano stati decisi da uno stato democratico, spiace per lo scorno ai lunghi mesi di fatiche e campagne informative per invitare a vaccinarsi e tutelare i più fragili, ma spiace soprattutto per il pessimo esempio offerto ai tanti ammiratori che lo seguono in tutto il mondo, in particolare ai più giovani.

Un atleta di livello mondiale infatti, a mio sommesso avviso, non pesa solo per i suoi risultati ma anche per l’immagine che dà di sé e che può esercitare una grande influenza, soprattutto sui giovani.

Lo sport – prosegue Pastorelli – è un veicolo straordinario in questo e gli atleti di livello sono modelli di riferimento ed hanno una grande responsabilità nel costituire esempi positivi per i ragazzi che li ammirano. Ce lo diciamo spesso, con campagne tese al fair play, contro il razzismo, contro la violenza fisica e verbale in campo.

Ecco Djokovic, che del tennis è un mito, ha davvero sbagliato tutto quello che poteva sbagliare, non voglio dire nella scelta personale di non vaccinarsi ma nell’ostentato atteggiamento di disprezzo per le regole imposte a tutti noi: ha organizzato tornei senza restrizioni quando molti erano in lockdown, ha chiesto un’esenzione medica per aggirare gli obblighi vaccinali vigenti in Australia e, nel farlo, ha dichiarato il falso, facendo poi emergere di essere stato positivo mentre girava allegramente il mondo e rilasciava interviste.

Bene ha fatto quindi il Governo australiano nel mantenersi saldo e far valer il principio che soldi, successo e fama – continua il consigliere Pastorelli – non mettono nessuno al di sopra delle regole e che l’interesse della collettività non è negoziabile con deroghe ad personam che farebbero solo diventare il diritto un odioso privilegio.

In Italia gli ha fatto in qualche modo da contraltare Marco Melandri, col dire di essersi contagiato apposta per avere il Green pass e propinarci il peggio della propaganda no vax salvo poi dire di aver scherzato, di aver solo inteso fare una battuta, battuta sulla quale, credo, non abbia riso nessuno…

Insomma stavolta, tristemente, l’anno si apre con lo sport che proprio non da il buon esempio. Mi auguro davvero – conclude il consigliere PD Francesco Pastorelli – che altri e numerosi esempi positivi arrivino quanto prima e siano questi a essere presi a modello dai nostri ragazzi per ispirare i loro sogni e le loro azioni”. (s.spa.)

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