Gandolfo, Sirello, Chelli e Draghi: “Dalla risposta alla nostra domanda di attualità la conferma dell’interesse dell’amministrazione contenuto in una delibera del 2023, ma vogliamo più chiarezza”
“Il Tribunale di Firenze ha disposto la vendita all’asta di quattro palazzine, due in via Niccolò da Tolentino, una in via Arnoldi e una in via di Scandicci, che erano di proprietà dell’azienda di costruzioni Le Quinte spa, fallita e posta in liquidazione. Ci sembra un’opportunità che l’amministrazione comunale non può e non deve lasciarsi sfuggire. Per questo oggi abbiamo interrogato la giunta, che ci ha risposto confermando l’interesse a un ‘partenariato’ già espresso in una delibera del 2023, nella quale l’amministrazione esprimeva “l’indirizzo affinché siano promosse e sostenute l’attivazione di forme di sinergia con soggetti investitori sia istituzionali che privati, interessati all’acquisizione, tramite accesso a fondi immobiliari specializzati nella promozione di infrastrutture sociali per l’abitare”. A noi non basta: vogliamo avere la certezza che il Comune colga direttamente questa importante opportunità e non solo si dica disponibile a possibili cordate con privati o altri enti, superando il dirigismo rivolto esclusivamente agli operatori privati”. Lo dichiara il consigliere di Fratelli d’Italia Giovanni Gandolfo, che ha presentato sul tema una domanda di attualità, insieme ai colleghi di partito Sirello, Chelli e Draghi.
“Gli appartamenti presenterebbero il vincolo permanente per l’affitto a canone concordato, in quanto la convenzione fra l’azienda Le Quinte e il Comune è ancora in vigore – ricordano i consiglieri –. Sono necessarie azioni incisive da parte dell’Amministrazione Comunale, volte a fronteggiare il problema dell’emergenza abitativa nella nostra città, tra cui, l’acquisizione di ulteriore patrimonio abitativo con destinazione erc o ers, per questo auspichiamo che l’amministrazione comunale parteciperà all’asta, anche usufruendo di strumenti di cofinanziamento, messi a disposizione dalla Regione Toscana”. (fdr)