“Un invito ufficiale all’ambasciatore d’Israele che sparisce nell’arco di un paio d’ore da un comunicato già pubblicato a nome della presidenza e del presidente del Consiglio comunale Luca Milani. Una missione in Saharawi con gagliardetto del Consiglio comunale di Firenze della consigliera PD Donata Bianchi non autorizzata da nessuno, se non dallo stesso presidente Milani. Scelte che necessitano di approfondimenti perché ne siano valutate le conseguenze politiche”. Lo dichiarano il vice presidente del Consiglio comunale ed esponente del gruppo Centro Emanuele Cocollini con il capogruppo Ubaldo Bocci, i consiglieri di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi e Jacopo Cellai, il capogruppo Lega Federico Bussolin e il capogruppo di Forza Italia Mario Razzanelli.
“La consigliera Bianchi non ha alcun titolo per rappresentare il Consiglio comunale. Il fatto che il presidente si arroghi il diritto di fornirle tale incarico è uno strappo grave al funzionamento ed alle prerogative dell’assemblea cittadina e dello stesso ufficio di presidenza. La vicenda poi del ritiro dell’invito all’ambasciatore di Israele a intervenire in Consiglio comunale prefigura un altro vulnus al ruolo super partes del presidente, oltre che ledere l’onorabilità e la credibilità dell’ente. Svolgeremo le nostre valutazioni e i necessari approfondimenti, come gruppi di centrodestra, per capire quali saranno le conseguenze di tali inaccettabili comportamenti” aggiungono i consiglieri di centrodestra. (fdr)