“Ma siamo così sicuri di poterlo fare senza nessuna condivisione con i proprietari e i familiari dei donatori del patrimonio?”
“Il Gabinetto Viesseux ha distribuito il suo patrimonio artistico e culturale in più sedi. Il Comune decide di spostarlo e riunirlo in 5mila metri quadrati nella ex caserma di Santa Maria Novella. Ma, dalla risposta di oggi dell'assessore Gianassi in Consiglio comunale, comprendiamo che non ha interpellato i donatori o i familiari di quest'ultimi per l'autorizzazione. Siamo proprio sicuri che si possa fare? Siamo certi che questa sia la strada giusta per non perdere l'immenso patrimonio?”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, interviene. E spiega: “Già pensare ad un trasloco di una struttura di questo genere è alquanto difficile e le operazioni vanno studiate e analizzate prima di annunciarne l'avvio. Non certo impossibile ma se si parte subito con il piede sbagliato non sarà facile. Esistono norme specifiche e ad hoc sulla gestione di questo immenso patrimonio. Trovo ridicolo che il Comune sostenga che il piano di trasferimento dal palazzo Suarez Corsini vada discusso solo con il gabinetto Vieusseux quando vengono ignorati tutti gli altri soggetti interessati che potrebbero persino rifiutare la scelta e le condizioni del trasloco e revocare la concessione al Comune e all'istituto culturale fiorentino”. (s.spa.)