L’assessore Martini: “Un impegno di testimonianza comune a favore dei più fragili”
Anche Firenze partecipa alla giornata globale di preghiera, digiuno e opere di carità per superare il Covid-19 promossa dall’Alto Comitato per la Fratellanza Umana e in programma domani 14 maggio. E lo fa concretamente con iniziative a favore del carcere di Sollicciano. È l’assessore al dialogo tra le confessioni religiose Alessandro Martini a illustrare questo impegno. “Per la mia delega non posso che approvare pienamente e convintamente questa proposta rivolta a tutti i ‘credenti’ delle diverse espressioni religiose e ai non credenti animati da buona volontà. Questa giornata propone preghiere, digiuno e azioni concrete a favore delle persone più fragili, proposte che diventano ancora più importanti in questa emergenza sanitaria che ha acuito e moltiplicato le criticità”. “Il Tavolo fiorentino del dialogo religioso - aggiunge Martini - ha deciso di partecipare, come pure il gruppo fiorentino del DECI (Dialogo Ebraico Cristiano Islamico), preferendo lasciare alle diverse esperienze la decisione sulle prime due azioni proposte dall’Alto Comitato per la Fratellanza Umana, preghiera e digiuno. Sul terzo tema, le opere di carità, invece è stato deciso di promuovere insieme un intervento concreto diretto ai più fragili”. Si tratta di una raccolta di fondi destinati al carcere di Sollicciano. “Una iniziativa utile a sostenere le esigenze di primaria necessità dei fratelli ristretti in carcere. Ho contattato il garante del detenuti Eros Cruccolini per individuare insieme le modalità con cui concretizzare questo impegno di testimonianza comune alle tante espressioni religiose e associazioni che compongono il tavolo” conclude l’assessore Martini. (mf)