Giornata mondiale del riciclo: Firenze lancia il ‘Patto per l’economia circolare’ e apre l’avviso per censire le realtà attive sui temi del riuso

Avanti nell’attuazione del piano per la riduzione della plastica monouso con l’ufficio pubblico ‘circolare’

Un patto in otto punti per traghettare Firenze verso l’economia circolare creando una rete permanente di soggetti pubblici e privati coinvolti, ma anche la spinta alla riduzione dei rifiuti prodotti dagli uffici comunali. È l’obiettivo del pacchetto di iniziative, lanciato in occasione della Giornata mondiale del riciclo, adottato dall’amministrazione comunale su proposta dell’assessore all’Ambiente Cecilia Del Re. Due livelli di intervento, in ambito cittadino con il ‘Patto per l’economia circolare di Firenze’ da sottoporre a tutti i soggetti coinvolti nella trasformazione ecologica, e in ambito interno all’Amministrazione con le nuove linee guida pensate per orientare i comportamenti ambientali delle direzioni e dei singoli dipendenti. 

“Lavoriamo per promuovere un modello di città circolare e un approccio verde delle scelte pubbliche - ha detto l’assessore Del Re -. Per questo, dopo il piano per la riduzione dei rifiuti plastici e il nuovo piano dei rifiuti, abbiamo varato un Patto per l’economia circolare che apriremo a tutti i soggetti coinvolti nella costruzione di una città sostenibile. Con loro poi potremo creare iniziative e stringere collaborazioni per sostenere chi ha a cuore il presente e il futuro del nostro ambiente. È importante sensibilizzare cittadini, imprese e associazioni su questi temi. Una città circolare inizia proprio da noi”.

“Un ruolo attivo nel processo di cambiamento spetta all’Amministrazione, con i suoi uffici e dipendenti - hanno detto gli assessori all’Ambiente Cecilia Del Re e al Personale Alessandro Martini -. Abbiamo quindi adottato le linee guida che dovranno indirizzare i comportamenti dei singoli all’interno per tutto il personale comunale. Come per il piano dei rifiuti, anche in questo caso è proprio la responsabilizzazione del singolo e la sua partecipazione consapevole alle scelte dell’amministrazione il motore del cambiamento verso un’economia circolare e della trasformazione dei rifiuti in nuove risorse. Il Comune di Firenze, inoltre, vuole essere il primo tra i comuni capoluogo italiani a intraprendere una politica “Firenze 100% GPP” in tutti gli appalti, integrando i criteri ambientali e sociali per ridurre i consumi energetici di materie prime, la produzione di rifiuti e le emissioni inquinanti”.

Linee guida per l’Amministrazione e i dipendenti

Dall’allestimento di locali comuni per consumare i pasti portati da casa e non preconfezionati in modo da ridurre i rifiuti, alla rimozione dei cestini personali negli uffici integrando quelli negli spazi comuni per la raccolta differenziata; ma anche la fornitura nei bagni di detersivi ecocompatibili per favorire l’uso di piatti e stoviglie riutilizzabili. E ancora, per i dipendenti, gli indirizzi basati sul principio delle 3R: riduzione, riciclo, riuso. A partire dall’utilizzo delle borracce distribuite ai dipendenti per l’acqua e delle tazze di ceramica per il caffè al posto dei bicchierini monouso; alle indicazioni per evitare di stampare le mail con code di stampa (Intestazioni – Privacy – mail precedenti: due inoltri sono 2-3 pagine inutili). Ma anche l’indicazione di riutilizzare fogli di carta stampati su un solo lato per appunti; utilizzare lapis e matite colorate al posto di evidenziatori; riutilizzare le scatole di cartone della carta come contenitori per archivio; l’invito a scaricare sul cellulare di servizio la App Junker. 

Patto per l’economia circolare di Firenze

Obiettivo del Patto è quello di portare avanti progetti e attività condivisi in tema di riduzione dei rifiuti, riuso e riparazione dei beni, cultura ambientale sostenibile, riduzione degli sprechi, riciclo. Sono chiamati a partecipare soggetti pubblici e privati, associazioni, cooperative, attività commerciali, scuole, università, fondazioni, singoli cittadini e tutti i soggetti operanti sui temi dell’economia circolare. Il patto arriva a seguito del Piano d’azione per una Firenze Plastic Free approvato dal Comune di Firenze a novembre 2019 che prevede entro il 2021 il divieto di commercializzare di posate e piatti realizzati con materiali non sostenibili ed entro il 2025 l’organizzazione della raccolta delle bottiglie di plastica monouso, favorendo la restituzione dietro cauzione. Nel frattempo, Firenze accelera il proprio impegno per la raccolta differenziata, per raggiungere gradualmente entro il 2024 il 55% di riciclo dei materiali, con una raccolta differenziata di oltre il 70%. Otto gli obiettivi previsti dal patto: diffondere informazioni sull’economia circolare; incentivare e sviluppare attività per la riduzione dello spreco alimentare e la redistribuzione delle eccedenze alimentari e dei prodotti farmaceutici; promuovere azioni per la riduzione dei rifiuti e per favorire la raccolta differenziata; favorire la ricerca di finanziamenti per lo sviluppo di progetti, con particolare attenzione alla materia di rifiuti; incentivare lo sviluppo di piattaforme informatiche e azioni per il riuso dei beni; sostenere attraverso il supporto tecnico, economico, materiale, associazioni, start-up, cooperative, enti e qualsiasi altro soggetto pubblico e privato che abbia lo scopo di sviluppare interventi innovativi in materia di economia circolare; promuovere lo scambio di competenze e collaborazioni tra i firmatari del patto; monitorare e rendicontare le iniziative promosse e supportate attraverso il patto. Tra i soggetti firmatari sarà costituito un tavolo di coordinamento per progettazione, aggiornamento e monitoraggio. L’adesione al patto ha durata triennale. 

Sul portale Ambiente del Comune di Firenze è online l’avviso per aderire al Patto. (sc)

 

 

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