Il convegno rientra tra le celebrazioni per i 50 anni della nascita di CST Firenze, di cui l'amministrazione è socia fin dalla fine degli anni ’80
Analisi, progettazione, collaborazione e formazione: sono le parole chiave per gestire il futuro del turismo dei prossimi 50 anni.
E’ quanto emerso dal convegno “CST: 50 anni di turismo, ricerca, formazione e innovazione” che si è tenuto sabato 12 aprile nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, organizzato da Centro Studi Turistici e Assessorato al turismo del Comune di Firenze.
Il convegno rientra tra le celebrazioni per i 50 anni della nascita di CST Firenze, di cui il Comune di Firenze è socio fin dalla fine degli anni ’80.
L’evento è stata occasione per ripercorrere la storia del turismo negli ultimi 50 anni, la storia di CST, ma soprattutto per fare il punto sulle prospettive del settore con la tavola rotonda “Destinazione futuro: il turismo che cambia”.
Un confronto a tutto campo che ha visto protagonisti Jacopo Vicini, Assessore allo Sviluppo economico e al Turismo, Fiere e Congressi del Comune di Firenze, Leonardo Marras, Assessore all’Economia e Turismo della Regione Toscana, Susanna Cenni, Presidente Anci Toscana, Francesco Tapinassi, direttore di Toscana Promozione Turistica, Carlotta Ferrari, Direttrice Fondazione Destination Florence, Nico Gronchi, Presidente Confesercenti Toscana, Valentina Donati, Presidente Federcultura Turismo e Sport di Confcooperative Toscana.
Digitalizzazione, cambiamenti climatici, impatto sociale con il tema degli affitti brevi, overtourism e nuova legge regionale: sono state le tematiche sulle quali si son confrontati gli ospiti, moderati e incalzati dal giornalista Marzio Fatucchi
Dal dibattito è emersa la necessità di governare il fenomeno del turismo che se da una parte genera sempre più ricchezza, dall’altra impatta in maniera significativa sul contesto sociale. Un fenomeno che sta vivendo grandi mutamenti dovuti alle nuove abitudini dei viaggiatori, all’impatto della tecnologia e al cambiamento climatico.
Per rispondere in maniera adeguata sarà sempre più importante la collaborazione tra il territorio, gli operatori e le Istituzioni, chiamate a governare e regolamentare il fenomeno in un’ottica di equilibrio di convivenza tra ospiti e cittadini.
Una progettazione che rende indispensabile avere a disposizione dati e analisi tempestive ma che dall’altra parte chiama in causa anche gli operatori che dovranno essere sempre più formati per offrire una risposta adeguata e competente alle nuove esigenze dei turisti.
Il convegno si è chiuso con gli auguri di tutti i partecipanti al Centro Studi Turistici affinché possa continuare ad accompagnare, analizzare e studiare il fenomeno del turismo nei prossimi anni. (mg)



