Il presidente del Consiglio comunale Luca Milani ha ricordato la strage di piazza Fontana

Il Consiglio comunale di Firenze ha ricordato la strage di piazza Fontana a 53 anni dal feroce attentato che provocò nel cuore di Milano morti e sofferenze, sconvolgendo la coscienza del popolo italiano, con l'intento di minacciare le istituzioni della Repubblica.

“Era il 12 dicembre 1969, alle 16,37, quando fu distrutta, da un attentato dinamitardo, la sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura a Milano. Persero la vita 37 persone e provocò 87 feriti. Sempre in quel pomeriggio di 53 anni fa ci furono altri attentati a Roma, presso la Banca Nazionale del Lavoro in via San Basilio ed all’altare della Patria in piazza Venezia. Ulteriori bombe che provocarono sedici feriti. Sappiamo ormai che la strage di piazza Fontana, dopo 36 anni di processi – ha detto il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – fu pensata ed organizzata con la collaborazione attiva dei Servizi segreti dello Stato che, attraverso una rete, dovevano ufficializzare una pista ‘rossa’ ed incolpare gli anarchici innocenti Pinelli e Valpreda, creare nel Paese una drammatica situazione di emergenza contro il pericolo rosso e ridurre l’autonomia della classe operaia e delle forze politiche che andavano sempre di più verso l’emancipazione. Tutto era stato preparato così bene per far sì che la giustizia non trovasse le piste giuste. Tanto è vero – ha concluso il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – che la giustizia non è riuscita ancora a trovare la verità. Ricordiamo questo drammatico episodio della triste storia della nostra Repubblica che lascia ancora oggi delle ferite profonde nel nostro ordinamento e nel nostro vivere le istituzioni”. (s.spa.)

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