Il presidente della Società San Giovanni Battista in Consiglio comunale

Il presidente della Società San Giovanni Battista è stato ricevuto dal Consiglio comunale.

Esattamente un anno fa, il 21 giugno 2019, si svolse il primo Consiglio comunale di questa consiliatura. Nessuno di noi avrebbe mai immaginato quello che poi sarebbe successo. La ricettività turistica – ha ricordato il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – girava intorno al “tutto esaurito” ed il tasso di disoccupazione della città si attestava intorno al 5,7%. Dato inferiore rispetto a Milano (6,2%) e secondo solo a Bologna (5,4%). Rocco Commisso acquista la Fiorentina ed iniziava un bel sogno per i tifosi e la città. A fine gennaio la pandemia e la storia che cambia verso. Adesso – ha aggiunto il presidente Milani – ci troviamo di fronte nuovi scenari e nuove sfide. Anche i festeggiamenti per il patrono San Giovanni quest'anno saranno, insolitamente, “insoliti”. Senza i tradizionali “fochi” e senza il tradizionale torneo del Calcio Storico Fiorentino. Questo, per noi fiorentini, è decisamente motivo di amarezza e tristezza. E' per questo che su suggerimento del capogruppo della Lega Federico Bussolin, abbiamo invitato il presidente della Società San Giovanni Battista Claudio Bini. Una società – ha concluso Milani – che dal 1796 organizza per tutta la città le festività di San Giovanni, come segno di affetto e vicinanza alla Società da parte di tutto il Consiglio comunale”.

La Società di San Giovanni Battista promuove le celebrazioni delle Festa del Santo Patrono di Firenze, San Giovanni, sin dal 1976, anno della sua costituzione. Siamo davvero onorati che il Consiglio Comunale di Firenze, in sede di Conferenza dei Capigruppo, abbia deciso di riconoscere pubblicamente il ruolo da noi svolto tutti gli anni – ha dichiarato il presidente Società di San Giovanni Battista Claudio Bini –. Anche se quest'anno le celebrazioni saranno diverse rispetto agli altri anni a causa della pandemia che ha colpito anche l'Italia, la San Giovanni si è impegnata sotto tutti i fronti affinché i fiorentini potessero godere delle celebrazioni del Santo Patrono, così tanto sentite”. (s.spa.)

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