Si è chiusa in Sala di Cosimo I l’iniziativa di Confartigianato Imprese Firenze ‘Un giorno da artigiano’
Si è chiusa a Palazzo Vecchio con la consegna al sindaco Dario Nardella e alla giunta degli attestati di ‘Maestro artigiano onorario’ l’iniziativa di Confartigianato Imprese Firenze ‘Un giorno da artigiano’, nata per dare risalto agli antichi mestieri e far provare agli esponenti dell’amministrazione fiorentina le fatiche e le gioie del fare artigiano.
Sono state le imprese che hanno fatto da ‘tutor’ agli apprendisti artigiani a consegnare, nella Sala di Cosimo, in Palazzo Vecchio, al sindaco e agli assessori un riconoscimento di merito per l’impegno e la passione profusi.
“Complimenti a Confartigianato Imprese Firenze per il bel progetto - ha detto il sindaco Nardella -, che ha acceso i riflettori sul mondo dell’artigianato che ci sta molto a cuore. Eventi come questo rappresentano il segno di una disponibilità dei Comuni verso iniziative imprenditoriali in un periodo nel quale il governo non sembra molto vicino al mondo delle imprese”. “A Firenze ci rimbocchiamo le maniche e continuiamo a lavorare accanto alle imprese - ha continuato il sindaco - e nell’azione quotidiana della nostra amministrazione rimettiamo al centro le parole lavoro e sviluppo, cancellate dalla manovra di bilancio di quest’anno”. “Il mondo dell’artigianato ha messo la freccia, ora sta correndo - ha concluso Nardella -: stanno aprendo nuove aziende e finalmente si va in controtendenza. Non si parla più di botteghe che chiudono, ma di nuove imprese che nascono, anche con i giovani e la collaborazione dell’amministrazione. Questo è un modello positivo che vogliamo portare avanti”.
“Il nostro progetto è stato un successo - ha commentato il presidente di Confartigianato Firenze Alessandro Vittorio Sorani -: è stato accolto con grande entusiasmo dall’amministrazione cittadina e ci ha permesso di portare alla ribalta mestieri lasciati a volte in sordina. Meritava una conclusione ufficiale in Palazzo Vecchio, nella casa di tutti i fiorentini”.
L’iniziativa, partita a dicembre 2017 con il sindaco Nardella ‘liutaio per un giorno’ da SOS Music di Christian Vegni, è andata avanti per tutto il 2018 e ha visto tutti gli assessori cimentarsi nei mestieri artigiani più disparati: la vicesindaca Cristina Giachi ha impastato e sfornato schiacciata alla fiorentina e fritto cenci alla Pasticceria Caroti e Sgrilli; l’assessore allo sport Andrea Vannucci ha preparato ravioli ripieni al Pastificio Serafino; l’assessore all’ambiente Alessia Bettini è stata “vivaista” alla Cooperativa Agricola di Legnaia; l’assessore alla Polizia municipale Federico Gianassi ha battuto lamiere e passato smalto per riportare a nuovo un paraurti alla Carrozzeria Trallori. Anche i mestieri artigiani più nuovi, come la toelettatura di animali, sono stati parte del progetto: l’assessore al welfare Sara Funaro ha lavato e asciugato due amici a quattro zampe da Rivi Fabia. L’assessore al bilancio Lorenzo Perra, in linea con la sua carica, ha “battuto il fiorino” da Paolo Penko, mentre l’assessore all’urbanistica Giovanni Bettarini ha appreso i rudimenti di base per costruire scarpe su misura da Saskia Wittmer. La Bottega d’Arte Maselli è stata il luogo di “formazione” dell’assessore ai lavori pubblici e al trasporto Stefano Giorgetti, che ha dato prova di grande manualità con scalpelli e sgorbie, realizzando una cornice in legno, Massimo Fratini fresco di nomina di assessore al decentramento, in piena estate, ha vestito i panni del gelatiere alla Gelateria Il sorriso, mentre l’assessore allo sviluppo economico Cecilia Del Re ha fatto la “rilegatrice” d’eccezione alla Legatoria Balsimelli.
Il progetto di Confartigianato aveva come obiettivo, oltre a quello promozionale, di fare da cerniera tra amministratori e artigiani in modo che potessero conoscersi e comprendersi meglio a vicenda. Dopo ogni incontro con sindaco e assessori, alla fine dell’orario di lavoro, si è aperto un dialogo costruttivo tra le parti e tutti hanno espresso soddisfazioni: gli assessori, per aver lavorato fianco a fianco con un vero artigiano e provato, pur in minima parte, cosa significhi ogni mattina tirar su bottega, gli artigiani per essere riusciti a trasmettere quanta passione e sacrificio custodiscono i loro mestieri. Sulla scia di questo successo, l’esperienza è stata ripetuta anche per i presidenti dei quartieri nell’ambito del progetto QART.