Il sindaco Dario Nardella, anche in qualità di presidente di Eurocities, è oggi a Losanna per partecipare a una conferenza della Fondazione Jean Monnet dove ha tenuto un discorso sul ruolo delle città nella politica internazionale. Il sindaco è stato invitato dal direttore della Fondazione Gilles Grin.
Ripercorrendo la storia delle città dall’antichità ai giorni nostri, Nardella ha sottolineato come oggi il ruolo delle città sia tornato centrale e ricordando il ruolo del sindaco Giorgio La Pira “mi piace pensare - ha detto - che i suoi sforzi abbiano contribuito al riconoscimento formale da parte delle nazioni Unite, in una risoluzione del 1971, del ruolo internazionale delle città, un ruolo che oggi è indiscutibile: si calcola che vi siano circa 200 reti diverse di città, anche con evidenti e conseguenti problemi di sovrapposizione e duplicazione, tanto che ormai si stanno creando “reti di reti”, cioè reti che coordinano fra di loro diverse reti di città. Il ruolo internazionale delle città è ormai riconosciuto anche a livello di G7: non solo esiste un network di città dei paesi del G7, ma lo scorso anno, per la prima volta, nel quadro degli incontri dei sette paesi, si è tenuta una ministeriale dei Ministri dello Sviluppo Urbano. Non solo, ma il ruolo internazionale delle città è stato riconosciuto anche nella Dichiarazione conclusiva a livello di Capi di Stato e di Governo. Pensiamo anche a Eurocities, network che presiedo e che raccoglie oltre 200 città in tutta Europa in rappresentanza di 38 paesi e oltre 130 milioni di persone”.
“Le città - ha continuato il sindaco - sono ormai al centro di una fitta rete di rapporti internazionali: economici, favoriti ovviamente dalla liberalizzazione e crescente interdipendenza; sociali, grazie al ruolo essenziale che esse hanno nel favorire la sostenibilità e la lotta alle disuguaglianze fra i cittadini; sanitari, come ha dimostrato il ruolo fondamentale che città e sindaci hanno avuto nella lotta contro la pandemia. Altrettanto importante è il ruolo delle città nell’implementare politiche di scambi culturali e di tutela e conservazione del patrimonio storico, artistico e culturale. Oggi poi le città hanno un ruolo essenziale nelle politiche ambientali. Una delle reti più importanti oggi attive, ICLEI, che conta 2500 membri in 125 Paesi, si occupa appunto di promuovere la sostenibilità ambientale fornendo anche know how, esperienze, sostegno scientifico e tecnologico ai propri associati”.
“Solo rendendo locali le sfide globali potremo veramente sperare di affrontarle e risolverle per dare ai nostri cittadini un modo di vita più sano, più equo, più vivace sotto il profilo culturale, più sicuro sotto quello economico e sociale - ha concluso -. Un futuro più sicuro sotto tutti i punti di vista: grazie all’inclusività delle città infatti si può meglio combattere l’estremismo, politico e religioso, e quindi il terrorismo”.