“Proseguono le provocazioni da parte della destra a ridosso dell’80esimo anniversario del 25 Aprile”
“Al Ministro Giuli dico che non c’è nessun furore ideologico nel definire Giovanni Gentile per quello che è stato: un fascista. E fascista granitico e mai pentito lo fu fino all’ultimo dei suoi giorni, aderendo alla Repubblica di Salò e quando, il 19 marzo 1944, pochi giorni prima della sua morte, elogiò pubblicamente Hitler” è il commento di Vincenzo Pizzolo consigliere comunale di AVS Ecolò e Vice Presidente del Consiglio Comunale.
“Le dichiarazioni del Ministro Giuli sono di una gravità inaudita, specie dato il dicastero che egli ricopre, il quale richiede una responsabilità ulteriore nell’evidenziare la storia per quella che è stata senza effettuare pericolosi tentativi di revisionismo storico che, a 10 giorni dall’ 80esimo anniversario della Liberazione del nostro Paese, suonano come una grave e pessima provocazione. Il Ministro Giuli si ricordi – prosegue Pizzolo – che ha giurato sulla Costituzione della Repubblica Italiana, Carta fondamentale, chiaramente antifascista, nata dalle forze politiche che presero parte alla resistenza e che liberarono il nostro Paese dall’oppressione del nazifascismo del quale Giovanni Gentile fu un massimo esponente”.
“Al ministro Giuli – conclude Pizzolo - ribadisco quanto ho detto al Vice Presidente Draghi: Firenze non avrà mai un luogo toponomastico intitolato a Giovanni Gentile o altri esponenti che si resero protagonisti delle nefandezze del Regime fascista”. (fdr)