Jacopo Cellai (Fratelli d’Italia): “Stadio Franchi con capienza ridotta della metà durante i lavori”

“Era scritto nero su bianco nel progetto vincitore. I dubbi sul Padovani sono tanti. Nardella venga a spiegare in Consiglio Comunale lunedì prossimo”

Il progetto vincitore del concorso internazionale per la riqualificazione dell’area di Campo di Marte Nord (ambito A) e dello stadio di Pier Luigi Nervi (ambito B) alla sezione “caratteristiche e tempistiche del progetto” specifica, quanto allo stadio che “Il progetto ambisce a ridurre l’impatto sulle stagioni calcistiche nella fase di cantiere consentendo la continuità delle partite per tutta la durata dei lavori. L’intervento di riqualificazione dello stadio sfrutterà gli ampi spazi ricavati dalla rimozione di parte dei campi sportivi presenti nell’area di Campo di Marte che verranno dedicati a luoghi di stoccaggio e baracche di cantiere riducendo l’impatto sulla viabilità e le attività sportive nello stadio. Al fine di mantenere attivo l’impianto sportivo, si stima di sviluppare il cantiere per la costruzione delle nuove tribune e della copertura in fasi per una durata di due stagioni calcistiche. Iniziando i lavori durante le pause estive, il cantiere interesserà esclusivamente una metà dello stadio per fase, garantendone quindi una continuità operativa a capienza ridotta” (vedi foto progetto allegata).

Nel progetto non si rintraccia alcun richiamo alla necessità di trasferire le partite della Fiorentina in altra sede durante i lavori. Passa un anno e il Sindaco annuncia che la Fiorentina dovrà giocare fuori dal Franchi durante i lavori. E questo accade ben prima della dolente nota del definanziamento europeo.

Se il progetto considera che il cantiere interessa esclusivamente una metà dello stadio per fase quanti sono i posti disponibili per i tifosi per assistere agli incontri? Il Comune evidentemente si è dimenticato di chiedere una specifica in tal senso, ma ad ogni modo una metà libera dello stadio vale, a logica, circa 21.500 posti.

Ponendo che la parte “libera” non sia totalmente accessibile e che si perda qualche migliaio di posti siamo, a logica, sempre nell’ordine di almeno 16.000 posti disponibili.

Esattamente gli stessi posti per cui Nardella vorrebbe spendere 8-10 milioni di euro per lo stadio provvisorio al Padovani mentre, allo stesso tempo, protesta per i 55 milioni di euro venuti a mancare dal finanziamento europeo. Paradossale. C’è qualcosa che non quadra. Anche sui tempi.

Perché se la ragione del Padovani fosse la necessità di correre spediti senza alcun ostacolo sui lavori da svolgere è bene ricordare che la gara prevede “per l’esecuzione dei lavori: giorni 912 (novecentododici – dal 15/12/23 al 15/06/2026), naturali e consecutivi, decorrenti dal verbale di consegna dei lavori, salvo eventuale rideterminazione in sede di progettazione esecutiva, e comunque entro, e non oltre, il 30/06/2026”.

Siamo sicuri di realizzare il nuovo Padovani in meno di cinque mesi per spostarci la Fiorentina?

Nardella e l’assessore Guccione vengano in Consiglio Comunale lunedì prossimo a spiegare che cosa è accaduto”.

Queste le dichiarazioni di Jacopo Cellai, consigliere del Gruppo Fratelli d’Italia. (s.spa.)

Estratto dal progetto vincitore
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