La crisi delle società sportive del nuoto. Ascoltati in Commissione i vertici nazionali e regionali della Federazione Italiana Nuoto e le società sportive del territorio

Fabio Giorgetti (Presidente Commissione cultura e sport): “Necessario intervenire con un lavoro di squadra a sostegno dello sport perché venga riconosciuto il diritto allo sport nella Costituzione Italiana”

Il vice presidente della federazione italiana nuoto Andrea Pieri, il presidente regionale della Federnuoto Roberto Bresci, il responsabile arbitri di pallanuoto regionale Leonardo Ceccarelli ed il dirigente della Rari Nantes Florentia Riccardo Tempestini sono stati ascoltati nella Commissione cultura e sport, presieduta da Fabio Giorgetti, per affrontare le problematiche riscontrate dai settori nuoto e pallanuoto in questo anno e mezzo di pandemia che ha costretto alla chiusura le piscine con gravi problemi sia per gli atleti di respiro nazionale che per tutti coloro che hanno scelto il nuoto come disciplina sportiva.

E’ stato un anno duro per chi pratica sport in piscina. Sono state riaperte le piscine all’aperto ma quelle al chiuso riapriranno solo dal prossimo 1° luglio. Per tutte le società sportive che vivono in piscina è stato un anno drammatico. La Commissione – ha spiegato il presidente Fabio Giorgetti – ha ascoltato tutte le problematiche e si è fatta strumento di sollecitazione verso l’amministrazione comunale, e non solo. Abbiamo presentato diverse risoluzioni sul mondo dello sport. Il nuoto riveste una grande importanza tra le discipline sportive. Sono 1200 le società affiliate, a livello nazionale, e coinvolge oltre cinque milioni di appassionati. La politica, durante la pandemia, non ha inserito lo sport tra le sue priorità ma ciò non vuol dire non si debba continuare a lottare al fianco delle società per una vera ripartenza nella quale lo sport debba essere protagonista, continuiamo a ribadire che debba essere affermato il diritto allo sport nella Costituzione italiana.

Come ci ha detto il vice presidente nazionale Pieri sono in svolgimento gli europei di nuoto con ottimi risultati per gli azzurri. L’Italia, infatti, è prima tra le Nazioni presenti. Poter fare nuoto, durante questo lungo periodo, non è stato facile a causa di un protocollo molto severo deciso dal Governo. L’Italia è riuscita, comunque, ad ottenere buoni risultati, grazie al fatto che sono rimasti aperti i centri federali con ambienti sanificati, separazione degli atleti e limitazione degli spostamenti. Dopo le Olimpiadi l’Italia si dovrà preparare seriamente perché ad agosto del prossimo anno ci saranno gli europei a Roma. Il mondo del nuoto ha sofferto più di altre discipline questi allungamenti sulle riaperture eppure, come ci ha spiegato il vice presidente federale Pieri, il cloro, e lo dicono i medici, evita il diffondersi del virus. Le medaglie che gli atleti stanno vincendo a Budapest non sono solo un successo agonistico e sportivo. Sono successi sociali in quanto accendono i riflettori su una disciplina che non ha nemmeno ricevuto i ristori.

Il nuoto ha dei costi fissi molto alti ma le società sportive – prosegue il presidente Fabio Giorgetti – hanno garantito le attività d’interesse nazionale ed hanno garantito a tanti ragazzi di poter fare sport agonistico. A livello regionale, come ci ha spiegato il presidente della federazione Roberto Bresci, sono circa 100 le società affiliate. Sono rappresentate in Toscana tutte le discipline con qualche difficoltà solo nel settore tuffi per la mancanza di impianti. La tradizione nel nuoto e nella pallanuoto in Toscana è conosciuta. Sono molti i successi dei nostri atleti e tante le medaglie conquistate sia a livello olimpico che a livello nazionale. Sono due anni che la pandemia ha fortemente penalizzato le discipline in piscina. Gli impianti furono chiusi il 9 marzo del 2020, riaperti d’estate e poi richiusi il 25 ottobre dell’anno scorso. Il clima, inoltre, non ha aiutato l’avvio della stagione per gli impianti all’aperto. Il decreto rilancio prevede la possibilità di prorogare e rivedere il contratto concessorio tramite una negoziazione tra la società sportiva e l’ente territoriale, norma di difficile applicazione ma che rappresenta un salvagente per le società di nuoto e pallanuoto. Nel decreto sostegni bis approvato ieri – conclude il presidente della Commissione cultura e sport Fabio Giorgetti – ci sono tre interventi nel settore dello sport che sono una mano tesa verso le società sportive, lavoreremo anche in questa direzione”. (s.spa.)

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