Dal 14 al 30 settembre in scena le opere di Bianchi, Antico setificio, Giannini e Kuwata, Scarpelli, Aquaflor e Pestelli
L’artigianato artistico fiorentino in scena a Venezia con la mostra ‘Homo Faber’. Dal 14 al 30 settembre le scagliole di Bianco Bianchi, l’arte della seta dell’Antico setificio fiorentino, le legature di Giannini e Kuwata, i mosaici di Scarpelli, i profumi di Aquaflor e l’oreficeria di Pestelli saranno protagonisti dell’evento organizzato dalla Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship, che promuove la maestria artigiana a livello internazionale.
“Una grande occasione per promuovere i nostri mestieri d’arte in Europa – ha detto l’assessore allo Sviluppo economico Cecilia Del Re – Un palcoscenico importante per dare luce alle opere degli artigiani fiorentini unendo cultura, tradizione e maestria creativa”.
La mostra ‘Homo Faber. Crafting a more human future’, in programma presso la Fondazione Giorgio Cini a Venezia, è organizzata in collaborazione con Bettencourt Schueller, Triennale Design Museum e Fondazione Cologni dei Mestieri d’arte e personalità come Michele De Lucchi, Stefano Boeri, India Mahdavi, Judith Clark, Jean Blanchaert e Stefano Micelli. L’esposizione presenterà un’ampia selezione di materiali e discipline, dal gioiello alle biciclette su misura, dalle competenze artigiane che stanno scomparendo ad alcuni degli esempi più rappresentativi dei mestieri d’arte a livello europeo. Coprendo una superficie di ben 4mila metri quadri, Homo Faber sarà la più grande mostra mai realizzata presso la Fondazione Giorgio Cini e offrirà ai visitatori l’opportunità di accedere a spazi normalmente non aperti al pubblico. Per informazioni www.homofaberevent.com. (sc)