“Il servizio delle biblioteche può essere definito da 0 a 100 perché è frequentato da ogni cittadino, perché è un luogo gratuito, aperto, non giudicante, neutro. Dietro la funzione apparente di contenitori, le biblioteche – ha spiegato nel corso di una domanda d’attualità la presidente della Commissione Lavoro e Istruzione Laura Sparavigna, alla quale ha risposto l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi – fungono da spazio d’incontri con persone, con testi, con idee; spazi di conoscenza acquisita, condivisa, dibattuta; spazi di discussione, di conversazione, di studio, di lettura e di confronto.
Si apprezza moltissimo l’impegno dei nostri lavoratori e delle nostre lavoratrice entro lo SDIAF che ha messo a disposizione non solo degli iscritti delle biblioteche un portale DigiToscana MediaLibraryOnLine, con funzioni di vera e propria biblioteca digitale, consentendo di accedere via internet, da qualunque luogo e gratuitamente, a quotidiani, riviste, e-book, musica, banche dati, film, immagini, audiolibri, corsi a distanza ecc. La dimensione digitale è un’ottima opportunità e va mantenuta ma integrata alla “dimensione reale”, dell’interazione fisica che risulta fondamentale soprattutto nella cultura.
Dato che il dpcm 26 aprile prevede per le “università e le istituzioni” l’utilizzo di biblioteche, a condizione che vi sia un’organizzazione degli spazi e del lavoro tale da ridurre al massimo il rischio di prossimità e di aggregazione e che vengano adottate misure organizzative di prevenzione e protezione vogliamo far ripartire questi spazi importanti per la città seppur tutelando e garantendo la sicurezza dei lavoratori delle lavoratrici.
Come ha detto l’assessore Sacchi le aperture avverranno in più fasi garantendo tutti i servizi. Sia quello di prestito che di consultazione in sede. Riapriremo le biblioteche come verranno riaperti i musei civici. La situazione sanitaria ci impone grande prudenza. L’amministrazione sta svolgendo alcune verifiche e si sta pensando anche alla riattivazione del bibliobus che, se allineato alle disposizioni sanitarie, può essere utile per raggiungere tutti i quartieri di Firenze. Apertura graduale, dunque, che possa permettere poi ad una normalità.
E’ importante – ha concluso la presidente della Commissione Istruzione e Lavoro – porre in essere il servizio nella dimensione fisica, anche per i tanti studenti della città di ogni ordine e grado. Sappiamo quanto l’istruzione necessiti anche di un rapporto umano. Sicuramente il servizio prestiti, su appuntamento all’inizio, e poi il servizio bibliobus vanno in quella direzione di cultura diffusa e offre un servizio educativo gratuito, non giudicante, aperto e neutro. Il bibliobus è uno strumento indispensabile ma sono convinta che sia necessario mantenere un sistema integrato: sia con le sperimentazioni digitali grazie ai nostri impiegati ed integrarlo con la dimensione fisica perché le biblioteche rimangono un luogo del sapere”. (s.spa.)