"Sosterremo i lavoratori fragili del Comune di Firenze con il telelavoro". Lo ha annunciato l'assessora al personale dopo che lo scorso 31 dicembre è scaduta la proroga del diritto al lavoro agile per questi dipendenti della pubblica amministrazione.
"Il regolamento sul lavoro a distanza del Comune - ha ricordato l'assessora Giuliani - contiene già gli strumenti idonei a gestire questa nuova fase. A ciò si agguinge che lo scorso settembre l'amministrazione ha pubblicato un apposito avviso pubblico per la formazione di una graduatoria per l’accesso al lavoro da remoto".
La graduatoria, già definita a dicembre, tiene conto di precisi criteri di priorità: personale con disabilità grave, personale con grado di invalidità civile pari o superiore al 75%; personale con grado di invalidità civile pari o superiore al 67%; personale con gravi patologie (sono quelle indicate nel decreto del ministero della Salute del 4 febbraio 2022, art. 1 lett. a); personale con nucleo familiare nel quale sono presenti figli (anche adottivi) fino ai quattordici anni.
“Dal Covid in avanti - ha aggiunto l'assessora Giuliani - la nostra organizzazione è cambiata profondamente. Per noi lo smart working non è più uno strumento straordinario ma riconosciamo l’importanza e il valore di modalità di svolgimento flessibile delle attività lavorative". "L'amministrazione è particolarmente attenta ai dipendenti più fragili- ha concluso - si tratta di una condizione che riguarda non solo il singolo individuo ma coinvolge anche i familiari. Per questo, il nostro impegno è quello di fornire loro un adeguato supporto attraverso questa misura".
Nell'attesa delle verifiche degli ammessi al telelavoro, dell'eventuale fornitura di attrezzature e della stipula del contratto, i lavoratori fragili che hanno fatto domanda di telelavoro potranno accedere ad altri istituti e tra questi anche il lavoro agile straordinario come già previsto nei regolamenti approvati dal Comune. (fn)