La mattina lo scoprimento della targa in ricordo di Gamondi, direttore delle Officine Galileo ucciso dai nazifascisti; il pomeriggio la riapertura al pubblico della Cappelle dei Partigiani nel cimitero di Rifredi. Presente l'assessore Martini
Una targa in memoria di Ettore Gamondi direttore delle Officine Galileo ucciso nel giorno in cui Firenze insorse riconquistando la libertà. E una Cappella dove riposano i partigiani che morirono lottando contro l'occupazione nazifascista. Sono due luoghi che da lunedì 9 agosto entreranno a far parte ufficialmente della "mappa" della memoria della Liberazione di Firenze. La targa, collocata nel luogo dove Gamondi fu ucciso in via Berchet angolo via Lungo il Mungone. sarà scoperta alle 10 con una cerimonia a cui parteciperà l'assessore alla Cultura della Memoria Alessandro Martini. L'assessore sarà presente anche alle 17.30 alla riapertura al pubblico dopo i lavori di restauro della Cappella dei Partigiani, ospitata nel Cimitero di Rifredi.
"Sono due momenti molto importanti - sottolinea l'assessore Martini - con cui, alla vigilia delle celebrazioni ufficiali della Liberazione di Firenze, vogliamo ricordare rinnovando la memoria di quei giorni per le generazioni presenti e future grazie a una storia e un luogo forse ancora poco conosciuti. La storia è quella di Ettore Gamondi, allora direttore delle Officine Galileo Ettore Gamondi. Un personaggio che dette un contributo importante alla opposizione al nazifascismo sia nel suo lavoro di dirigente sia come combattente sempre dalla parte dei valori della demarcazione, della libertà e dell'impegno civile. È un uomo a cui dobbiamo molto e sono felice che le maestranze e gli amici della Flog dopo lavoro della Galileo ci abbiamo sollecitato a collocare questa targa che abbiamo deciso di scoprire pochi giorni prima le celebrazioni solenni dell'11 Agosto proprio per sottolineare il nostro impegno di testimonianza e di trasmissione della memoria". L'assessore si sofferma poi sulla Cappella dei Partigiani. "Un luogo molto significativo, fortemente voluto negli anni successivi alla guerra come segno della volontà dei sopravvissuti di ricordare e onore i compagni caduti. Sono stati proprio i partigiani sopravvissuti a recuperare le spoglie dove erano state sepolte, in fretta e furia, nei boschi , sulle montagne, nei luoghi dove si svolsero le battaglie, per dare loro degna sepoltura. Lunedì pomeriggio riapriremo ufficialmente la Cappella al termine di un bel restauro eseguito grazie al contribuito della Regione Toscana e all'impegno delle associazioni antifasciste regionali e provinciali".
"Protagonista" del primo appuntamento, in programma lunedì alle 10, è Ettore Gamondi. Direttore delle Officine Galileo, fu arrestato nel marzo 1944 dai nazifascisti per la sua opposizione al regime. Fu ucciso in via Berchet all'angolo con via del Mugnone, poche ore dopo che il suono della Martinella aveva dato ai partigiani e ai fiorentini il segnale dell'insurrezione. Nel 1951 fu insignito della medaglia d'argento alla memoria per il suo appoggio al movimento partigiano durante l'occupazione nazifascista della città "incurante dei rischi che correva e concorrendo a salvare numerose vite di uomini e preziosi materiali... per favorire la liberazione della città si unì a reparti partigiani ... impavido di fronte ai più gravi pericoli e illuminato dalla più viva fede fu colpito a morte da raffiche di mitragliatrici... Esempio di grandezza morale, di elevatissimo spirito di sacrificio e di eroismo che non conosce limiti nella dedizione alla Patria".
Il secondo appuntamento è in programma nel pomeriggio alle 17.30 quando sarà riaperta al pubblico la Cappella dei Partigiani, dopo il restauro effettuato grazie al finanziamento della Regione Toscana e all'impegno della Federazione Regionale Toscana delle Associazioni Antifasciste e della Resistenza. Nella cappella sono ospitate quasi duecento lapidi di partigiani caduti per la Liberazione di Firenze. Uomini e donne uccisi nelle battaglie e le cui spoglie sono state riesumate negli anni successivi per dare loro degna sepoltura.
Alla cerimonia saranno presenti oltre all'assessore Alessandro Martini, il presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli, l'assessora della Regione Toscana Alessandra Nardini, il presidente della Federazione Regionale Toscana delle Associazioni Antifasciste e della Resistenza Roberto Ragazzini e Luca Brogioni dell’Istituto Storico della Resistenza. (mf)