Lorenzo Masi (Capogruppo M5S): "Mostro del Poggetto. Ancora cumuli di macerie, degrado e spaccio ma l’Amministrazione conferma l’esistenza di un progetto di recupero dell’area"

“Sono passati trentadue anni da quando l’Amministrazione Comunale diede il via libera al progetto dell’allora società Prestige Poggetto S.r.l. di costruire 40 appartamenti e 200 posti auto in Via Burci, ma niente ad oggi è cambiato. Quello che è stato ribattezzato dai residenti del quartiere 5 come il Mostro del Poggetto giace ancora lì, cumulo di macerie e terra di spaccio e degrado” così il consigliere Lorenzo Masi.

“Ho chiesto conto oggi all’assessore Biti sul futuro dell’area, visto che già nel gennaio del 2023 chiedemmo conto in Consiglio comunale sul futuro del manufatto abbandonato”.
“In quella sede ci fu confermato l’acquisto dell’area da parte di un privato, senza confermare quanto emerse a mezzo stampa dell’acquisto da parte dell’imprenditore Duranti. E nessuna notizia fu data circa la riqualificazione di tutto il complesso” spiega il consigliere.

“Perché, è bene ricordarlo, sul Mostro del Poggetto vige un piano di recupero che scadrà il 20 gennaio 2026 e a cui il nuovo proprietario è tenuto ad attenersi”.

“Cosa è successo in questo anno e mezzo dall’acquisto? Perché è ancora tutto fermo?” domanda Masi.
“Abbiamo chiesto se il nuovo proprietario ha presentato un nuovo piano di recupero e, nel caso, quali modifiche saranno apportate al progetto iniziale”.

E’ stato confermato che è in corso un dialogo tra l’Amministrazione e il proprietario e che il Mostro sarà riqualificato, probabilmente con un nuovo progetto di recupero, di cui però non sono ancora depositati nuovi progetti.

“Nessuna data certa di avvio né di termine dei lavori, quindi siamo ancora in alto mare” dichiara il capogruppo.
“E’ importante ribadire oggi – conclude Masi - che dopo oltre trent’anni di silenzi e mala gestione è quanto mai doveroso che il Comune agisca per dare risposte immediate e concrete ai cittadini, che ormai hanno perso la speranza ma anche la pazienza. E dopo tutto questo tempo, chi ne avrebbe ancora”. (fdr)

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