"No all’abbattimento indiscriminato degli alberi sulle linee tramviarie"
“Avrebbe fatto piacere avere più tempo per l’analisi del primo Piano del Verde del Comune di Firenze, come richiesto da molte forze politiche ma anche da associazioni ambientaliste e da tanti cittadini che hanno a cuore il futuro del verde in città” così il Capogruppo del MoVimento 5 Stelle Lorenzo Masi.
“Il Comune, non dimentichiamoci, che ci ha messo molto più del dovuto: l’ex assessore all’ambiente Giorgio aveva dichiarato che il Piano del Verde sarebbe stato pronto entro il 2023. Ventimila gli euro spesi per l’incarico di redazione affidato ad uno studio esterno e oltre un anno di ritardo”.
“Condividiamo comunque lo spirito green dell’Amministrazione, il Piano parrebbe essere uno strumento di pianificazione apparentemente completo, c’è da capire se e come verrà realizzato”.
“Di fatto, è innegabile che le risorse messe a disposizione sul piano degli investimenti sono passate da 18 a 36 milioni di euro, e questo è un dato molto positivo”.
“Riteniamo comunque che debbano esserci delle priorità. Per questo motivo il MoVimento 5 Stelle ha presentato 5 ordini del giorno, affinché sia data massima attenzione alle aree critiche della città – le cosiddette hot spot – che riguardano in particolare il centro storico, la zona di Peretola-Aeroporto Via Pistoiese/via Pratese e quella di Novoli/Firenze Nova/via Mariti/viale Corsica”.
“Chiediamo inoltre un aumento delle risorse destinate alla manutenzione del verde urbano, garantendo una corretta potatura delle piante, che eviti tagli eccessivi o errati che possono ridurre la vita degli arbusti stessi, e al fine di mantenere la stabilità e il valore ornamentale degli arbusti”.
“Non possiamo dimenticare poi che l’attuazione delle misure del Piano del Verde coinvolge anche quei soggetti istituzionali, penso a Regione e Soprintendenza, ma anche alle ditte che operano per conto del Comune, con i quali occorre istituire un tavolo tecnico permanente, per facilitare il dialogo e il lavoro sul campo”.
“E poi la riqualificazione delle aree cani in tutti i quartieri della città. Ce ne sono 51 in tutta Firenze ma lo stato di degrado in cui versano molte di queste non può essere tollerato. Chiediamo dunque una loro sistemazione, aprendo anche la possibilità della loro gestione da parte delle associazioni di volontariato attive sul territorio”.
“Ed infine, evitiamo l’abbattimento indiscriminato degli alberi che si trovano sul tragitto delle linee tramviarie in corso di realizzazione. Le rassicurazioni dell’Amministrazione che saranno piantati più alberi di prima non devono certo impedire la salvaguardia degli esemplari ad oggi esistenti che hanno solo il difetto di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato” conclude Masi. (fdr)