Presentato oggi in Consiglio Comunale un question time per chiedere conto all’Amministrazione dell’invasione dei pullman turistici nella città di Firenze
“Il 13-15% dei pullman turistici che invadono le strade di Firenze non è in regola con il pagamento del ticket d’ingresso in città. Un dato preoccupante, quello fornito oggi dall’assessore alla mobilità Giorgio da noi interpellato sul tema” dichiara il Capogruppo del M5S in Palazzo Vecchio Lorenzo Masi.
“Nel solo mese di agosto sono stati controllati 730 bus turistici. Di questi, ne sono stati sanzionati 95. Il passaparola tra i gestori del servizio dei controlli effettuati – ci ha spiegato l’assessore – ha fatto sì che i pullman abbiano iniziato a pagare il ticket, riducendo così il numero dei trasgressori”.
“E’ così che vogliamo risolvere il problema dei furbetti?” domanda Masi.
“Ricordiamo che nel 2023 Sas Servizi alla Strada SpA ha erogato quasi 23.000 permessi per l’ingresso in città dei bus turistici, che corrispondono a circa 63 pullman al giorno. Ma questo numero, già di per sé rilevante, è in realtà sottostimato” prosegue Masi.
“Molti dei pullman che portano i turisti negli hotel del centro hanno infatti autorizzazioni per più giorni, e SaS non dispone di dati disaggregati. E poi ci sono i furbetti che entrano in città senza pagare alcun ticket che, quindi, non rientrano nei dati ufficiali a disposizione. Infine, quelli che fanno il permesso per un uso diverso”.
“Siamo davanti ad una vera a propria invasione di bus turistici, che ha ripercussioni in termini di traffico, inquinamento e vivibilità della città. Eppure le casse del Comune sono più vuote. Si è passati dai 19 milioni di euro l’anno per introiti legati al settore turistico nel periodo pre-pandemico, ai 10 milioni di oggi. Perchè?” si chiede Masi.
“Forse perché i controlli e le sanzioni sui pullman turistici da parte del Comune non sono sufficienti?”.
“C’è poi la questione dei contrassegni rilasciati agli stessi bus turistici. Viene effettivamente controllato che la tipologia di permesso acquistato sia compatibile con il servizio svolto, oppure no? E su che base viene applicata la sanzione?”
“Se vogliamo un turismo di qualità – conclude il Capogruppo Masi – deve essere chiaro il messaggio che ci sono regole da rispettare, perché chi sgarra paga. Invitiamo dunque l’Amministrazione comunale a intensificare controlli e sanzioni sui bus turistici, a tutela e garanzia della vivibilità di tutti i cittadini, ma anche a predisporre un regolamento ad hoc sui permessi per i bus turistici e le sanzioni da applicare”. (s.spa.)