Di pochi giorni fa la pubblicazione di uno studio dell’Osservatorio sociale della Regione Toscana sul livello di benessere delle famiglie toscane.
“I dati sono allarmanti perché fotografano la crisi che tantissime persone stanno vivendo sulla propria pelle e che le costringe a fare scelte che, al giorno d’oggi, non dovrebbero proprio accadere, come rinunciare alle cure mediche, ma anche ridurre i consumi di gas e luce, per non parlare poi di tempo libero e svago” denuncia il consigliere pentastellato Lorenzo Masi.
“Il 2% della popolazione toscana ha deciso di non curarsi perché non se lo può permettere. A questo dato già allarmante, si aggiungono 92 mila le famiglie che vivono in povertà assoluta e 180 mila che sono in condizioni svantaggiate” prosegue Masi.
“E l’amministrazione fiorentina che pensa di fare? Qui si parla di persone che hanno anche un lavoro ma che, a causa dei costi elevatissimi della nostra città, non riescono a mantenersi tra affitti e spese di sostentamento quotidiano”.
“Il problema del caro-vita ha portato ad un aumento vertiginoso delle bollette di luce e gas a cui in molti casi – prosegue Masi - le famiglie non sono più in grado di far fronte, fatto documentato anche dai centri di ascolto Caritas, cui sempre più spesso le persone si rivolgono per chiedere un aiuto nel pagamento delle bollette e dell’affitto”.
“Oggi in Consiglio comunale abbiamo affrontato la questione con l’assessore alla casa Albanese. Siamo lieti che l’Amministrazione abbia capito l’importanza del tema e destinato 3 milioni di euro per il contributo del pagamento dei canoni di affitto, e previsto nuovi contributi economici a oltre 600 famiglie nel 2023, così come altri aiuti in collaborazione con le associazioni del territorio su sostegno alimentare e bolletta solidale” prosegue Masi.
“E’ evidente però che occorre mettere in campo azioni di aiuto su vari fronti, soprattutto nei confronti dei più deboli. Non dimentichiamoci che, con l’abolizione da parte del Governo del reddito di cittadinanza, la platea di cittadini toscani che si trova sotto la soglia di povertà è fortemente aumentata. I dati purtroppo parlano da soli” conclude il consigliere. (s.spa.)