Lorenzo Masi (Presidente Commissione Affari Istituzionali): "Proposta la creazione di Commissioni consiliari ad hoc per lo sviluppo dei temi cruciali dell’Amministrazione e di sedute del Consiglio comunale dedicate solo alle istanze dei cittadini"

“Come Presidente della Commissione consiliare Affari Istituzionali del Comune di Firenze ho proposto oggi ai membri della commissione - su richiesta di diversi consiglieri comunali - di ripensare le attuali commissioni per far fronte alle sfide che la nostra città è chiamata ad affrontare” dichiara Lorenzo Masi.

“Lo sport, la cultura, lo sviluppo della mobilità e il perseguimento degli obiettivi ambientali sono tutte tematiche che meritano una considerazione speciale da parte di chi governa la città”. “Per questo motivo ritengo che creare delle commissioni dedicate a queste sfide sia una scelta di responsabilità da parte dei consiglieri comunali”.

“Pensiamo allo Stadio Franchi, alla reti tramviarie e al trasporto pubblico locale in città, ma anche alla svolta ecologica di cui Firenze deve farsi promotrice. Ma non solo. Le realtà culturali e sportive del nostro territorio meritano la giusta considerazione e un momento di riflessione ad esse dedicato”.

“Oggi – prosegue Masi – abbiamo quattro assessori con delega specifica per ambiente (Galgani), cultura (Bettarini), sport (Perini) e mobilità (Giorgio) mentre le commissioni consiliari sono solo due, raggruppate in Cultura e Sport (commissione 5) e Ambiente e mobilità (commissione 6). In ultimo la delega alle Grandi Opere - quali ad esempio stadio e tramvia - è nelle mani solo della Sindaca Funaro”.

“E poi maggiore attenzione alle istanze dei cittadini, ad oggi portate avanti attraverso gli strumenti dei question time e delle domande di attualità, alle quali però viene dedicata solo una piccola parte delle sedute del Consiglio comunale”.

“Affinché sia dato ampio spazio alle problematiche quotidiane dei fiorentini - conclude Masi -, perché non prevedere una seduta settimanale del Consiglio comunale ad esse dedicata? Così facendo, potremmo garantire anche il pieno svolgimento delle attività proprie del Consiglio e portare avanti gli atti di indirizzo, evitando di rimanere indietro nell’esame degli stessi come avvenuto in passato”. (fdr)

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