Queste le dichiarazioni del capogruppo del Partito Democratico Luca Milani
“Domenica 17 novembre, 3° domenica del mese, si è celebrata la Giornata Mondiale in ricordo delle vittime della strada – abbiamo letto tutti, i dati Istat sul numero degli incidenti, anche mortali della nostra regione e della nostra città, come diciamo ogni volta su questi temi le statistiche, i numeri, non rappresentano il fenomeno, perché tralasciano tutto il dramma umano che gli incidenti mortali e gravi si portano dietro e tutto il peso del dopo, per le persone coinvolte, i loro affetti e le loro famiglie.
Tuttavia ci aiutano a comprendere la bontà delle azioni di contrasto messe in campo, e da mettere.
Rispetto all’anno scorso c'è una riduzione degli incidenti sulle strade fiorentine. Sono dati al 31 ottobre 2024 ma confrontandoli con quelli relativi allo stesso periodo del 2023 emerge un calo del numero complessivo degli incidenti passati da quasi 3.100 a poco più di 2.600. In diminuzione anche i sinistri con feriti (1.788 contro 2.111) e i mortali, 8 a fronte dei 13, dello stesso periodo dell’anno scorso.
È importantissima l'attività di educazione e prevenzione, educazione a partire dagli studenti che saranno i futuri guidatori e che possano essere motore di educazione stradale anche verso gli adulti.
Quest'anno a Roma si è svolta una manifestazione delle associazioni dei familiari e di altre associazioni ambientaliste per protestare contro il nuovo codice della strada, proposto dal Ministro Salvini, che è stato ridefinito “il codice della strage”, perché rende impossibile creare città a 30Km/h, prevede la revisione delle normative sugli autovelox con la finalità di limitarne l'uso, quando sappiamo che la velocità è la prima causa degli incidenti; rende più difficile ampliare gli spazi dedicati ai ciclisti e le aree pedonali e vieta i controlli automatici sulla guida distratta al cellulare che è una tra i primi fattori di incidentalità, oltre naturalmente a meno fondi per la sicurezza stradale.
Invito la Giunta invece ad andare avanti con la mobilità ciclabile, con più aree pedonali, ad abbassare la velocità di transito in città; con l'ampliamento del trasporto pubblico, con l'ufficio specializzato sulla sicurezza stradale che operi con incontri di educazione stradale e con la progettazione della sicurezza delle strade, con il supporto psicologico in caso di incidenti gravi o mortali; sulla promozione della messa alla prova come metodo di rieducazione e di autocoscienza.
Infine rivolgo un pensiero per tutte le donne e gli uomini in divisa siano essi di pubblica sicurezza che operatori sanitari e volontari, che svolgono con abnegazione la loro funzione nell'intervenire a seguito di un incidente. A tutti loro va la nostra profonda gratitudine”. (s.spa.)