Malamovida, Lega: “La Polizia Municipale ha l'ordine di non intervenire”

“Il Commissario Covino - dichiara il Consigliere Emanuele Cocollini - in audizione nell'Ottava commissione ha dichiarato che la Polizia Municipale ha l'ordine dalla Prefettura di non intervenire per colpire il disturbo delle quiete pubblica, l'assenza di mascherine e gli assembramenti. È un fatto gravissimo che se non smentito dal Capo della Polizia Municipale richiede al più presto un chiarimento”.
“Finalmente – dichiara la Consigliera Monaco - abbiamo capito i motivi per i quali non si riesce a risolvere il problema della sicurezza e della malamovida a Firenze, le parole del Commissario Covino ci hanno tolto ogni dubbio ed abbiamo capito anche perché non si riesce ad intervenire per ripristinare la legalità in Piazza Santo Spirito, in Sant’Ambrogio ed in gran parte della città”.
“Abbiamo capito anche perché – dichiara il Consigliere Antonio Montelatici - in questa città si può manifestare, come successo qualche giorno fa in piazza Santa Croce, in barba ad ogni regola mentre si è tanto severi in altre circostanze. Due pesi e due misure, regole che valgono per alcuni e non per altri, una città in preda allo sbando. Noi, con responsabilità - conclude Montelatici - abbiamo presentato le nostre proposte che sono sempre state respinte dalla maggioranza che ha dimostrato più volte di non voler affrontare il problema”.
“Il problema della movida si trascina ormai da anni – dichiara il Consigliere Andrea Asciuti - i ragazzi hanno il diritto di divertirsi ma nel rispetto del prossimo. In questi anni abbiamo letto diversi articoli di giornale per quanto riguarda il degrado sui sagrati delle chiese, per non parlare del disturbo della quiete pubblica che non permette ai residenti di dormire. Credo sia giunto il momento che – conclude Asciuti - l'amministrazione debba intervenire in modo deciso e concreto”.
“Le dichiarazioni del Commissario Covino - dichiara il Capogruppo Bussolin - ci lasciano perplessi. È opportuno fare chiarezza, perché la sicurezza non è un tema secondario. Per risolvere il problema movida selvaggia non si devono colpire gli esercenti dunque, ma cambiare le regole del gioco: la polizia deve poter intervenire, altrimenti creiamo uno scontro tra residenza e movida. Ancora una volta - conclude Bussolin - l’amministrazione dimostra una passività dannosa per Firenze”. (fdr)

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