La presidente commissione Istruzione, formazione, lavoro risponde al capogruppo Fdi
“Evitiamo la propaganda politica sulla pelle dei bambini e dei lavoratori. L’obiettivo dell’amministrazione è quello di intraprendere fin da ora un percorso positivo e in costante miglioramento per la refezione scolastica che punti al massimo quanto a qualità, partecipazione degli utenti, trasparenza, preservando i posti di lavoro. La sperimentalità del bando riguarda il gradimento dell’utenza e dei nuovi menu e non ha nulla a che vedere con le professionalità operanti nel settore. Parliamo di un progetto che come tutte le novità ha bisogno di essere testato ma nell’ottica di un costante perfezionamento. La tutela dei lavoratori resta una priorità e mai è stata messa in discussione in questo percorso, anzi. Il Comune di Firenze applica dal 2013 la clausola sociale in materia di appalti, che prevede la riassunzione da parte dei riaggiudicatari, del personale già operante nei centri: questo bando va oltre, andando a recepire il protocollo d’intesa in materia sottoscritto il maggio scorso da sindaco e sindacati che prevede altre misure a tutela dei dipendenti. All’interno del bando è presente proprio un allegato che descrive tutto il personale impiegato al 30 giugno e che il nuovo appaltatore è appunto tenuto a riassumere. Tra i parametri oggetto di valutazione inoltre c’è anche la disponibilità a favorire l’inserimento di soggetti svantaggiati. Un ulteriore tratto distintivo è l’aver posto in un rapporto 80/20 la valutazione dell’offerta tecnica rispetto all’offerta economica, andando quindi a privilegiare ancor di più contenuti e qualità. Per l’interrogativo del consigliere Draghi, che si chiede quale arcano motivo abbia mai spinto a una nuova gara, la risposta è semplice: lo scorso giugno sono scaduti i contratti annuali in vigore, da lì l’esigenza di una nuova gara, le tempistiche sono state dettate dal rispetto delle norme nazionali in materia. Questo fatto è diventata l’occasione per una svolta nel sistema delle mense, proseguendo un percorso già ben intrapreso e introducendo già in sede di gara novità importanti quanto ai menu, alle grammature delle porzioni, a sistemi di rilevazione di gradimento. La durata di sei mesi è comunque rinnovabile fino alla copertura dell’intero anno scolastico 2020/21. In ogni caso l’assessora si è già resa disponibile a venire in commissione a condividere le novità relative alla riorganizzazione del servizio, Draghi, invece che lanciare domande e accuse a mezzo stampa, potrà, come tutti i consiglieri, avere nelle opportune sedi istituzionali i chiarimenti che desidera”.
Così Laura Sparavigna, presidente commissione Istruzione, formazione e lavoro, risponde al capogruppo di Fratelli d’Italia Draghi sul nuovo bando di gara per la gestione dei 14 centri cottura di proprietà comunale. (sa. ca.)