“Proprio oggi ricorrono i 700 anni dalla morte del mercante fiorentino Dino Compagni avvenuta il 26 Febbraio 1324.
Raccontare Dino Compagni – spiega il consigliere delegato per la valorizzazione della fiorentinità Mirco Rufilli – non può ridursi certo a raccontare il suo essere “mercante” perché Dino Compagni è stato anche un politico ma sopratutto, per noi oggi, il primo cronista fiorentino, perché ha raccontato cosa voleva dire essere un politico e vivere quella Firenze.
Nella Firenze tra il ‘200 ed il ‘300, Dino contemporaneo di Dante Alighieri, era un commerciante dell’arte della seta e, diremmo oggi, un imprenditore, ma che si mette per un breve periodo a fare politica arrivando al ruolo di priore, il ruolo più importante in citta e che lo salverà dall’esilio una volta che la sua parte politica perderà in città.
Dino non viene esiliato ma viene costretto ad allontanasi per sempre dalla politica cittadina ed è qui che decide di raccontare quello che vede e sente in città e nasce “Cronica delle cose occorrenti ne’ tempi suoi”. Scrisse questo libro fra il 1310 e il 1312.
Questo è un trattato che diventa una delle testimonianze più importanti della vita fiorentina e racconta i tantissimi fatti di cronaca di quegli anni, racconta dalla Battaglia di Campaldino, alla nascita delle fazioni dei Guelfi Bianchi e dei Guelfi Neri con l’omicidio di Buodelmonte dei Buondelmonti ma ci ha lasciato in eredità un’opera per ricostruire la vita del medioevo fiorentino e questi 700 anni sono l’occasione per scoprire questa figura davvero importante.
La prima occasione sarà il prossimo 24 Marzo – conclude il consigliere delegato per la valorizzazione della fiorentinità Mirco Rufilli – con una conferenza organizzata dalla società San Giovanni Battista che ci ha abituato a grandissime iniziative sulla nostra storia. La conferenza sarà all’interno della terza edizione della Settimana del Fiorentino che quest’anno si svolgerà dal 18 al 25 marzo. Grazie alla San Giovanni per dare il via al ricordo su Dino Compagni. (s.spa.)