“La situazione nel carcere di Sollicciano è sempre più drammatica. Da tempo è stato chiesto un intervento da parte dell’Amministrazione e di tutte le istituzioni per porre rimedio ad una situazione non più rinviabile. Adesso c’è stato anche un suicidio – spiega il vice presidente del Consiglio comunale Emanuele Cocollini – mentre un altro detenuto ha abbattuto nuovamente i muri della cella, mettendo in evidenza una struttura alquanto fragile. Sono importanti le parole del sindaco Nardella che parla di riedificare un nuovo carcere, perché Sollicciano è una struttura non più funzionale alla gestione della detenzione, giuridicamente e costituzionalmente, ma quest’ultimo episodio dimostra, ancora una volta, che non è più il tempo delle parole”.
“Il sindacato di Polizia penitenziaria è tornato a denunciare una situazione che deve essere affrontata rapidamente. Un luogo fatiscente – conclude il vice presidente del Consiglio comunale Emanuele Cocollini – dove la detenzione non solo non è dignitosa, ma degradante anche per chi ci deve lavorare ogni giorno”. (s.spa.)