Dichiarazioni del Capogruppo Lega in Palazzo Vecchio Guglielmo Mossuto e del Consigliere di Quartiere 5 (Udc) Alvaro Ringressi
“Vogliamo precisare che abbiamo avuto attenzione per la problematica fin dal suo sorgere e siamo totalmente solidali con la popolazione del Sodo in questa loro giusta battaglia in difesa della salute e
dell’ambiente, ma anche del diritto alla trasparenza e lealtà nei rapporti tra cittadini ed autorità”.
“Vogliamo precisare innanzitutto che alla conferenza stampa indetta dal comitato “Osservatorio Quartiere 5” in Palazzo Vecchio, il 19 marzo, era presente in rappresentanza di entrambi i partiti, anche il consigliere del Quartiere 5 Alvaro Ringressi.
Nel mese di maggio u.s. la cittadinanza veniva a sapere, per puro caso, che erano in stato di avanzata progressione le pratiche per la realizzazione di una cabina elettrica ENEL di trasformazione della corrente elettrica da alta a media tensione, nei pressi della Chiesa San Pio X al Sodo, nei pressi della Scuola Guicciardini e di altre abitazioni, in un’area in cui i precedenti piani regolatori prevedevano verde pubblico. La zona è altresì importante sia da un punto di vista cultural-paesaggistico, zona delle ville Medicee, che ambientale”.
“Ripetiamo che nella zona era previsto verde pubblico per 16.000 mq, poi ridotti a 6.000.
Subito si è formato il comitato sopracitato, che ha trovato la solidarietà fattiva del Parroco ed ha raccolto più di 1.000 firme contro la realizzazione della struttura.
La Regione ed il Comune, non contenti di aver tenuto all’oscuro la cittadinanza, in un progetto che alterava ed impattava pesantemente l’ambiente ed il futuro programmato del Sodo, una volta venuto alla luce, ponevano resistenza a fornire gli atti relativi alla questione: solo grazie all’intervento dell’Avv. Pardini, sono stati loro forniti non senza difficoltà”.
“Al dispiacere per vedere perduto un progetto di rispetto del “bello” esistente, di sentirsi offesi per non essere stati debitamente informati, si è aggiunto il dubbio sull’inquinamento elettromagnetico da parte delle emissioni della cabina stessa, delle linee dell’alta tensione destinate a rifornirla e delle antenne della telefonia mobile installate da alcuni anni nella zona. Ne è nato un ricorso al TAR con le seguenti motivazioni:
1) Nella determinazione delle fasce di rispetto che dovrebbero separare la cabina elettrica dall’abitato, non è stato tenuto conto dell’impatto elettromagnetico dovuto alle due linee ad alta tensione che dovranno essere collegate alla cabina primaria.
2) L’ammissibilità urbanistica dell’intervento è stata valutata nel lago agosto 2024 prendendo a riferimento il precedente Regolamento Urbanistico anziché il nuovo Piano Operativo approvato dal Consiglio Comunale di Firenze a marzo 2024 che classifica l’area nella categoria “verde di permeabilità ecologica”, escludendo l’ammissibilità di interventi come quello autorizzato dalla Regione.
3) L’area in cui sarà realizzata la cabina primaria verrà in parte interessata dalla realizzazione dell’infrastruttura “Sottovia del Sodo” prevista nel piano operativo del Comune di Firenze, con conseguente incompatibilità fra i due interventi”.
“Noi Lega ed Udc evidenziamo: La pericolosità della realizzazione per la popolazione; La devastazione di un bene paesaggistico e culturale ; La mancanza di rispetto e lealtà nei confronti dei cittadini. Noi Lega e Udc siamo totalmente al fianco della popolazione del Sodo, della sua parrocchia, del comitato “Osservatorio Quartiere 5”. (s.spa.)