“Poche settimane fa la Giunta comunale, su proposta dell’Assessora Biti, ha dato il via alla verifica di assoggettabilità a VAS della proposta di variante presentata dal soggetto attuatore al progetto di recupero dell’ex mostro del Poggetto, approvato nel 2009 dal Consiglio comunale di Firenze su proposta dell’allora Sindaco, Matteo Renzi, che all’epoca aveva tenuto la delega all’urbanistica.
Il nuovo progetto - come si legge a chiare lettere nella relazione introduttiva - è stato redatto non solo con la finalità di migliorare quello precedente, ma anche e soprattutto perché quest’ultimo non era realizzabile! Il PdR del 2009 contiene al suo interno incongruenze edilizie e igienico-sanitarie tali da non consentire il conseguimento di titoli legittimi ai fini della realizzazione dell’opera. L’Assessora Biti ha il merito, se non altro, di aver smosso le acque. Resta, però, una grave macchia nell’operato delle amministrazioni passate: si sono persi 16 anni di tempo con un progetto irrealizzabile in partenza, raccontando frottole ai cittadini e lasciando nel degrado un intero quartiere”.
Lo dichiara il consigliere di Fratelli d’Italia Matteo Chelli
(fdr)