“Non si usi l’argomento del lavoro per giustificare un’operazione immobiliare che lascia indietro ogni principio di giustizia ambientale e sociale”
Queste le dichiarazioni della capogruppo di Firenze Democratica, Cecilia Del Re:
“Il mercato immobiliare continua ad essere la stella polare di una maggioranza, che si divide su tutto, non ultimo sulla ripubblicizzazione del servizio idrico, e che ieri ha votato contro il nostro ordine del giorno che chiedeva che Alia multiutility non consumasse nuovo suolo raddoppiando la sua attuale sede in via Baccio da Montelupo, come stabilito invece da un protocollo approvato dalla giunta comunale lo scorso Ottobre.
Per giustificare questa brutta pagina di “urbanistica contrattata” - che vedrà, quindi, l’inserimento di una nuova scheda nel piano operativo per circa 13.000 mq di nuovo suolo che verrà edificato nel quartiere 4 -, ci viene risposto che è un prestigio per Firenze avere la nuova sede di Alia sul proprio territorio, come se nella nostra città non ci fossero contenitori vuoti, anche pubblici, che potevano essere utilmente utilizzati per tale scopo. E ci viene, poi, altresì detto che è bene creare nuovi immobili per progetti di welfare aziendale per i dipendenti, a fronte però di una richiesta portata avanti dalla stessa maggioranza di salvaguardia del personale esistente di Alia e delle società collegate (che quindi hanno già casa sul territorio comunale fiorentino).
Anche ieri, quindi, abbiamo purtroppo visto una maggioranza piegata sul volere della Giunta e del management di Alia, che non si interroga poi neppure del perché dovrebbe essere il comune di Firenze - estraneo al contenzioso amministrativo intentato da Alia contro Regione Toscana e Città metropolitana -, a indennizzare Alia per la sua rinuncia al ricorso per i danni conseguenti alla mancata realizzazione del termovalorizzatore, e vediamo se se lo chiederà la Corte dei Conti. A prescindere poi dagli aspetti del danno economico, siamo di fronte ad un’operazione che è ben lontana da quei principi di giustizia sociale e ambientale che vengono professati dalla maggioranza.
Ancora una volta, a parole si dice una cosa e poi con gli atti la si contraddice.
L’ordine del giorno - che chiedeva non solo di stoppare il consumo di nuovo suolo, ma anche di trovare nella autorizzazione regionale di un nuovo impianto per lo smaltimento di rifiuti un possibile indennizzo per Alia, come previsto da un precedente protocollo che viene superato - è stato bocciato da PD, AVS-Ecolo, mentre è stato approvato da Sinistra Progetto Comune e Lista Schmdit.
Non ci sorprende, purtroppo, questo ennesimo voto confuso di una maggioranza spaesata, che ieri ha perso pure pezzi, oltre a perdere troppo spesso di vista l’obiettivo del bene comune”. (s.spa.)