Multiutility. Dmitrij Palagi e Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune): “Il parere preventivo della Corte dei Conti non serve più”

“Ci preoccupa l’assenza di una verifica che arriverà solo a operazione già avviata, adesso accelerano i tempi della nuova società?”

Abbiamo contrastato dal primo momento il progetto di multiutility, con cui si vogliono quotare in borsa acqua, gestione dei rifiuti e altri servizi essenziali.
Ad alcuni dei nostri dubbi, nelle commissioni, ci veniva detto di avere fiducia nel lavoro della Corte dei Conti, a cui – spiegano i consiglieri di sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – si era chiesto di dare un parere sull'operazione, in un tempo definito di 60 giorni.
Per questi 60 giorni si era imposto un calendario serrato ai consigli comunali e si era dato poco tempo anche per le osservazioni della cittadinanza.
Ora quei 60 giorni non ci sono più. Il parere preventivo non serve più, lo ha stabilito una deliberazione delle sezioni riunite della Corte dei Conti, rispondendo a una domanda precisa fatta dal livello regionale toscano.
Siccome si sta procedendo a delle fusioni dentro ALIA, non alla costituzione di una nuova società, l’ente dovrà intervenire solo a posteriori.
Quindi ora il percorso accelera? Si pensa di rafforzare qualche meccanismo di controllo ulteriore? Sono domande – concludono Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto comune – su cui speriamo di avere risposte anche senza interrogazione o question time. Il primo passaggio della multiutility è saltato, ora che accade?”. (s.spa.)

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