Multiutility, Fratelli d'Italia: "Astensione in aula, le nostre proposte in sei ordini del giorno"

"Il PD, dopo decenni di 'pubblico è bello' per i servizi sul territorio, fa una giravolta e vara la multiutility. Un'operazione ancora troppo debole, visto che si tratta di area vasta e non dell'intera regione, ma pur sempre un primo passo verso il superamento della logica municipale. Per questo, specie dopo i miglioramenti al progetto proposti pubblicamente dal sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, abbiamo scelto di astenerci nel voto di oggi, affidando a sei ordini del giorno le nostre proposte per avere garanzie ulteriori sull'efficacia dell'operazione. Perché, se da un lato siamo scettici sul raggiungimento del reale abbassamento delle tariffe, per cui serve innanzitutto una volontà politica che fin qui è mancata da parte del PD, dall'altro riteniamo di non dover bocciare un'iniziativa che imbocca una strada che potrebbe portare nel futuro a vantaggi per la cittadinanza.

Non riteniamo comunque giusto votare in una sola maxidelibera che include 4 delibere, i passaggi per la costituzione di una holding pubblica e gli indirizzi per la quotazione in borsa, che necessiterebbero di ulteriore tempo: dopo un piano industriale e dopo che i consigli comunali possano esprimersi sull'opportunità, sulla convenienza economica e sulla sostenibilità finanziaria dell'operazione.

Ci lascia perplessi che si affidi ad Alia il ruolo di volano di questa operazione; una società che fino a ieri veniva presentata come gravata da una situazione debitoria seria, ed anche il fatto che si scommetta sul consolidamento di Estra per il gas, senza che ci sia una maggioranza di quote pubbliche, aspettando di sapere cosa vorranno fare altri comuni toscani, a partire da Arezzo e Siena.

Infine, ricordando che scade il prossimo anno la concessione per il servizio idrico, l'operazione potrebbe servire anche a trovare i fondi per liquidare il socio romano Acea, dopo che proprio le amministrazioni di sinistra lo avevano voluto dentro Publiacqua". Così i consiglieri del gruppo Fratelli d'Italia Alessandro Draghi e Jacopo Cellai a margine del voto di oggi sulla delibera per la creazione della multiutility, insieme al senatore Paolo Marcheschi.

Questi i contenuti dei sei odg firmati dai due consiglieri di centrodestra, che invitano l'amministrazione comunale a:

1) Sostenere l’assunzione di personale residente nel territorio servito dalla multiutility.

Sostenere, laddove non previsto, l’utilizzo di forme contrattuali di lavoro volte a stabilizzare i dipendenti che dimostrino nell’arco temporale del primo impiego la propria professionalità. Prevedere punti diffusi sul territorio dei singoli operatori dei servizi pubblici gestiti dalla multiutility a supporto in special modo della popolazione anziana. Sostenere politiche tariffarie a protezione dei soggetti piu’ deboli da un punto di vista economico e/o occupazionale.

2) Farsi promotore della proposta di formazione di un organismo indipendente di controllo sul modello di authority, vista la necessità di affidare la verifica dell’efficacia e dell’efficienza dei servizi pubblici ad un organismo indipendente di controllo a livello regionale

3) Richiedere all'interno degli organi sociali della multiutility della Regione Toscana, che una parte degli utili sia destinata al miglioramento della qualità e dell'universalità dei servizi, sui territori e delle reti, nonché alla mitigazione delle tariffe, nel rispetto del quadro normativo vigente

4) Publiacqua dà contributi a pioggia a tante associazioni che si occupano di welfare, cultura e ambiente. Riteniamo che un gestore idrico debba elargire contributi solo a coloro che consumano enormi quantità di acqua, quindi occorre farsi carico all’interno della nuova società affinché i criteri dei bandi e le modalità di concessione dei contributi riguardino solamente gli impianti natatori e le piscine 

5) Farsi carico all’interno della nuova società di mantenere la sede legale ed operativa a Firenze, dato che le sedi sono già presenti ed è importante mantenere i luoghi di lavoro sul territorio

Infine, il sesto ordine del giorno è rivolto al Consiglio Regionale della Toscana, e riguarda la realizzazione di un termovalorizzatore.

6) Ricordate le dichiarazioni del Sindaco di Firenze dello scorso maggio circa il suo impegno per la realizzazione del termovalorizzatore e il suo rammarico per l’assenza di un impianto di questo tipo nell’area fiorentina, e visto l’aumentare dei costi del servizio ad esso correlato, il Consiglio comunale di Firenze invita il Consiglio Regionale della Toscana a modificare il piano regionale dei rifiuti inserendo la previsione di impianti di termovalorizzazione sul territorio

(fdr)

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