“La scelta di Alia come capofila era per realizzare economie di scala ed efficienza fra i business. Siamo sicuri che lo faccia quell’azienda che, essendo essa stessa una fusione, ha portato la tariffa che nel 2012 era di 89 milioni a ben 102 milioni nel 2022 e adesso nel 2025 alla soglia dei 130 milioni?
Questa integrazione, eppure, era semplificata dal fatto che tutte le aziende coinvolte hanno la stessa lingua, lo stesso territorio e anche gli stessi clienti. Sapete qual è il vero problema? Hanno anche tutte lo stesso capo politico, il PD! Quel soggetto che non decide ed immobilizza e che distribuendo incarichi in aziende e cooperative altro non ha fatto che far ricadere la tariffa su tutti noi cittadini.
Un soggetto talmente ingombrante che in più di quattro anni non ha neppure saputo individuare un nome per la nuova compagnia”.
Lo dichiara il consigliere di Lista Civica Eike Schmidt
(fdr)