Musei Civici. Dmitrij Palagi e Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune): “Gli incassi non cancellano gli errori”

“Manteniamo tutte le nostre critiche e ci preoccupa la possibile nascita di un’asse tra Firenze e il Governo di Fratelli d’Italia sulla visione della cultura come merce da consumare”

Se nessun biglietto fosse stato strappato durante la domenica di Natale, ovviamente avremmo scritto considerazioni diverse. Rimaniamo comunque contrari all’apertura, soprattutto per le modalità con cui si è arrivati a costringere il personale a rendere fruibili i Musei Civici anche nell'unico giorno di chiusura dell'anno.
A differenza degli anni passati, prima delle 14, i portoni di Palazzo Vecchio erano chiusi; quindi, i cortili dell’edificio in realtà – spiegano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – sono stati meno accessibili che in passato. Certo per entrare nella sede del Comune di Firenze non si paga il biglietto. Invece è chiaro come al Sindaco interessi rendere la nostra città sempre più piegata alle logiche del consumo turistico.
Lo raccontano bene le lavoratrici e i lavoratori, in una loro recente lettera aperta, dove evidenziano quanto spesso il Salone dei Cinquecento non sia visitabile, perché trasformato in uno spazio dove consumare pasti. Persino la Sala Macconi, a disposizione dei gruppi consiliari per le conferenze stampa, capita sia occupata da vettovagliamenti e abbigliamenti.
Non ci sfugge – continuano Palagi e Bundu – come la nostra città si sia confermata all’avanguardia in termini di sfruttamento e disponibilità alla totale assenza di regole di fronte alle logiche di mercato. Il Sindaco deve pensare al 2024, giusto? Non è quindi male mostrarsi in linea con il nuovo Governo sul tema cultura, un comparto in cui Firenze fa curriculum.
Per parte nostra continueremo a pensare a quanto sia necessario essere all’avanguardia in termini di internalizzazione e tutela della dignità di chi da anni opera in appalto, senza adeguati riconoscimenti e diritti.
Siamo sicuri – proseguono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune – di costruire domanda di cultura insieme a chi ogni giorno lavora in questo ambito? O stiamo sempre di più trasformando la nostra storia in merce, da cui trarre il massimo profitto nel breve periodo, incuranti delle conseguenze? Quanto i nostri Musei sono conosciuti e vissuti da chi è residente nel Comune o nell’area metropolitana?
Non ci interessa lanciare accuse, vorremmo soltanto poter fare una discussione politica vera, in cui cè il rispetto e il riconoscimento reciproco. Cosa impossibile quando – concludono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – chi governa la città prende decisioni in fretta e furia, magari attaccando altri enti istituzionali che fanno scelte diverse”. (s.spa.)

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